Mostra del libro, gli editori sardi chiedono chiarimento urgente all’assessore
Dopo le polemiche apparse nei giorni scorsi sulla stampa regionale e a seguito dei comunicati diffusi dalla Regione e dal Comune di Macomer, l’AES torna sulla questione della Mostra regionale del libro chiedendo un chiarimento urgente a Claudia Firino, assessore regionale alla Cultura
Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, la querelle relativa alla realizzazione della Mostra regionale del libro è tutt’altro che risolta. Ieri gli editori sardi hanno chiesto, in forma ufficiale, all’assessore regionale Claudia Firino, di chiarire con urgenza il senso del comunicato diffuso il 21 ottobre dall’Assessorato. L’AES ha chiesto inoltre di favorire un incontro urgente con la struttura e la direzione generale dei Beni culturali per individuare obiettivi e strategie finalizzati all’attribuzione delle risorse comunitarie previste dalla programmazione 2015-2020 e sollecitato, infine, la revisione, ormai improcrastinabile, della legge 22.
Il presidente dell’AES, Simonetta Castia, a nome del Consiglio direttivo, riunito a Cagliari nei giorni scorsi, è ritornata sulla vicenda in seguito alla diffusione di una serie di notizie, apparse sulla stampa regionale, che, riprendendo i comunicati della Regione e del comune di Macomer hanno, di fatto, creato molta confusione e altrettante perplessità: “Per come è apparsa nel comunicato della Regione e in quello, incoerente e politicamente irrispettoso, del Comune di Macomer – spiega Simonetta Castia – respingiamo l’idea di ridurre il format di questa manifestazione a una sorta di accordo fra Enti locali (peraltro non citati dall’articolo 8 della legge 22, quello che rende possibile la manifestazione), che viene annunciato senza che sia stato preventivamente definito un disciplinare o una metodologia condivisa con gli editori sardi, lasciando sul tappeto tutti i nodi, irrisolti, di questa manifestazione e rischiando semmai di elevarli all’ennesima potenza”.
Nella comunicazione inviata ieri all’assessorato regionale alla Cultura, l’AES ha ribadito inoltre il forte dissenso relativo alla scelta, non condivisa, di attribuire un ruolo centrale e di guida ad una delle quattro amministrazioni comunali, quella di Macomer, – (LEGGI) – per una serie di motivi, uno fra tutti il fatto che, secondo il parere di un autorevole esperto amministrativista, consultato in merito dall’AES, la Regione non potrebbe trasferire a terzi la gestione di iniziative come la Mostra regionale del libro.
“Ci sembra quindi – prosegue il presidente dell’AES – che la volontà politica di riconoscere un ruolo guida e centrale al Comune di Macomer appaia destituita di fondamento giuridico”. Tutto questo avviene dopo l’avvio di un dialogo, valutato peraltro molto positivamente dal direttivo dell’AES, che ha portato a condividere con l’assessore Claudia Firino l’esigenza di attuare una forte e significativa innovazione dell’evento, nella speranza di inaugurare una nuova stagione di intese che nel consolidare l’immagine e la stabilità della Mostra del libro, dovesse promuoverne anche la funzione di laboratorio “politico” e del “saper fare”, mettendo al centro del programma il valore dell’editoria indipendente locale come strumento di promozione culturale e delle specificità del territorio.
“L’introduzione di queste novità – rimarca infatti Simonetta Castia – e il grado di complessità del nuovo progetto impongono tempi strettissimi e una grande azione di controllo e guida regionale, con la possibilità di concedere una gestione consapevolmente autonoma del programma ai soggetti tradizionalmente e istituzionalmente investiti di questo ruolo: gli editori sardi d’intesa con i librai indipendenti della Sardegna”. Al riguardo c’è da aggiungere che il direttivo dell’AES, con i librai, sta lavorando a un progetto di innovazione dei contenuti dell’evento itinerante e delle metodologie di attuazione, recuperando progetti come “La scuola adotta un libro sardo”, definito “formidabile” da Michelina Borsari, direttore del Festivalfilosofia di Modena e copiato da altri festival e saloni, compreso quello del libro di Torino.
Visto che l’incontro svoltosi il 21 ottobre a Cagliari è stato particolarmente breve, considerata l’assenza dei partner istituzionali della Regione Sardegna e l’inesistenza di linee guida che chiariscano l’impianto e la gestione del programma complesso di iniziative, l’AES, d’intesa con l’ALSI, ha annunciato infine la consegna, entro lunedì 26 ottobre, di un documento unitario che racchiuda gli obiettivi, il metodo, le azioni e le competenze dei soggetti storicamente coinvolti, unitamente al tema individuato che parte dalla conclusione delle celebrazioni per il ventennale della scomparsa di Sergio Atzeni a quelle, doverose, per gli ottant’anni dalla morte e i novant’anni dal Nobel della scrittrice Grazia Deledda.
“Sarà entro questa cornice che, a nostro avviso – conclude il presidente dell’AES – dovrà essere tracciato un viaggio all’insegna dell’identità, della diversità culturale e dell’immaginario della Sardegna, con i richiami alla cultura sarda e al valore della promozione della lettura nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Si tratta di passaggi fondamentali ed essenziali per la valutazione della fattibilità amministrativa, tecnica, gestionale ed economica della nuova modalità di percorso”.