Movida, è polemica: locali storici danneggiati dalle feste improvvisate low cost
Alghero: La movida notturna accusa la "guerra tra poveri". Concorrenza sleale sui prezzi e sull'offerta turistica. la polemica scoppia du facebook
Nonostante la città di Alghero sia invasa di turisti che hanno decretato il “tutto esaurito”, sembra che i locali storici della movida Algherese abbiano sofferto la concorrenza definita da molti gestori “sleale”. Per dirla in termini molto semplici, la crisi tocca anche il settore del divertimento e il turista, come risparmia nei ristoranti, lo fa anche la notte, quando sceglie l’alternativa alle discoteche, preferendo un locale meno costoso. Consumazioni per pochi euro, e musica assicurata. Si chiama concorrenza, ma in alcune situazioni, è stato appurato che questa concorrenza viene effettuata senza alcuna autorizzazione e in maniera sleale. La discussione come spesso accade è partita da facebook, dove è stato coinvolto anche il sindaco Mario Bruno e dove diversi consiglieri comunali hanno interagito spiegando il loro punto di vista. Così come diversi gestori, hanno scritto il loro punto di vista. Se da una parte, bisogna effettuare più controlli nei confronti di chi agisce senza autorizzazioni facendosi persino pubblicità, dall’altra, è necessario che si stabiliscano dei parametri accettabili sul piano del commercio. Come si può offrire al turista una vasta scelta di servizi senza colpire talune categorie a discapito di altre? “Durante il mese di Agosto- scrive Piero Muresu, storico gestore di locali di intrattenimento- si concedano autorizzazioni in spiaggia per far ballare sino alle 7 del mattino dove l’offerta all’utente è di 4 consumazioni a 10 euro. Queste iniziative a basso costo oltre a creare danni incalcolabili all’immagine della città mettono in seria difficoltà attività storiche dell’intrattenimento che hanno reso negli anni passati alghero punto di riferimento della by Night sarda, oltre a tutte quelle attività di somministrazione che ruotano nel mondo notturno.” La polemica riguarda le concessioni, secondo alcuni rilasciate, secondo altri no, ma si farà chiarezza in merito. E sui prezzi, ancora pareri discordanti. La crisi allontana la gente dai locali, dunque bisogna abbassarli. Ma c’è chi agisce singolarmente danneggiando la concorrenza. Probabilmente sarà il caso di ragionare a fine estate, sui numeri forniti dalla Confcommercio e sugli introiti derivanti dal flusso turistico che saranno resi pubblici dall’Osservatorio sul turismo.