Un carcere che apre, altri che chiudono e l’ennesimo che insorge
Mentre a Bancali il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri inaugura e taglia il nastro del Nuovo istituto di pena all’indomani della chiusura del San Sebastiano, a Cagliari, al Buon Cammino, si è consumata una protesta improvvisa dei detenuti a suon di lenzuola bruciate, rumori assordanti di pentolame lanciato sulle sbarre, urla grida, insomma, si è scatenato l’inferno. A causa di un problema al generatore, mancando la corrente, è stata messa in attouna protesta lampo. L’imput è stato proprio questo, il buio.
Sono stati momenti di panico e di tensione, anche se dopo la messa in funzione del gruppo elettrogeno, tutto è rientrato nella norma. Gli agenti hanno rirpistinato l’ordine, anche se al di fuori dell’istituto di pena, si è creato un via vai di parenti, di giornalisti accorsi per documentare l’accaduto. Buoncammino,a dir la verità rispecchia ne più ne meno la situazione delle carceri in italia, quindi i problemi sono sempre gli stessi: sovraffolamento, carenza di personale e nel caso cagliaritano, la struttura è vecchia e non certo idonea per questo tipo di destinazione d’uso. Intanto Macomer e Iglesias chiudono, nella confusione generale di chi ne scongiurava la chiusura e chi invece sembra convergere con questa decisione.