Mutui prima casa, dalla Giunta le direttive per il nuovo bando
Saranno tre le caratteristiche nuove del bando. L'assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda: «tuteliamo i cittadini, banche obbligate a rinegoziare»
La Giunta ha approvato le direttive del nuovo bando destinato alle banche disposte a concedere il mutuo prima casa agevolato grazie ai contributi regionali. Saranno tre le caratteristiche nuove del bando, come proposto nella delibera presentata dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. Prima novità, il fatto che il bando (che sarà pubblicato nei prossimi giorni dall’assessorato della Programmazione e del Bilancio) sarà riaperto ogni 6 mesi in modo da consentire agli istituti bancari che lo volessero di inserirsi, così da ampliare l’offerta a favore dei cittadini. Seconda, importante, caratteristica: le banche saranno obbligate ad accettare la richiesta di rinegoziazione dei mutui da parte del cliente, mentre finora era appannaggio delle stesse banche decidere se concederlo oppure no. Terzo aspetto, legato al precedente: il cliente ha diritto alla rinegoziazione purché ne faccia richiesta almeno ogni 5 anni.
Lo scorso 2 dicembre la Giunta aveva disdetto le convenzioni allora in vigore con Banco di Sardegna, Banca Intesa San Paolo e Unipol Banca e indetto l’avvio di una nuova procedura di gara per selezionare a condizioni riviste gli istituti di credito. “Con questa delibera stiamo tutelando l’interesse dei cittadini che hanno diritto ad avvantaggiarsi delle leggi dello Stato e della attuale congiuntura economico-finanziaria che vede i tassi bancari particolarmente bassi. Le operazioni di rinegoziazione finora non hanno avuto buon esito e dunque è stata di fatto bloccata la possibilità di un notevole risparmio economico per i cittadini e per la stessa Regione” spiega Maninchedda. “Oggi interveniamo con decisione e convinzione, mettendo a disposizione delle banche un nuovo bando e dando ai cittadini interessati la certezza che le loro richieste di rinegoziazione devono obbligatoriamente essere accettate. La mancata applicazione delle precedenti direttive ha creato un danno economico ai sardi e alle casse della pubblica amministrazione. D’ora in poi si va in un’altra direzione”.
La legge 32 del 1985 ha istituito il “Fondo per l’edilizia abitativa”, che prevede il riconoscimento di contributi per la prima casa mediante l’abbattimento del tasso di interesse applicato ai mutui cosiddetti regionali, anche per interventi di recupero o di acquisto con ristrutturazione nei centri storici, nonché il riconoscimento di un contributo in conto capitale di massimo 10mila euro per le giovani coppie. Con la legge 40 del 2 aprile 2007 (legge di conversione del decreto Bersani) è stata disciplinata la surroga dei mutui, soluzione alla quale sono ricorsi parecchi cittadini sardi titolari del mutuo agevolato, che sono riusciti così a ottenere dalla banca presso la quale decidono di trasferire il proprio mutuo un tasso di interesse più vantaggioso. Tale soluzione, pur comportando l’applicazione di un tasso di interesse complessivamente più vantaggioso determina però la perdita delle agevolazioni regionali a partire dalla data della surroga. L’assessore Maninchedda perciò, vista la notevole diminuzione dei tassi d’interesse e per soddisfare le esigenze dei cittadini che usufruiscono dell’agevolazione pubblica, con una direttiva (datata 21 gennaio 2016) ha chiesto alle Banche convenzionate di rinegoziare i mutui adeguando i tassi di interesse alle condizioni di mercato. Il 20 aprile successivo sono state fornite dall’Assessorato le “Linee guida” in materia di rinegoziazione e la modulistica per consentire ai cittadini di presentare la richiesta di rinegoziazione o surroga.