Ncd e Psd’Az danno la sveglia: «ad Alghero è stasi totale»
I consiglieri comunali Ncd, Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris, insieme a Giuliano Tavera, Psd’Az, analizzano la situazione di stallo politico venutasi a creare in seguito all'uscita dell' UDC dalla maggioranza.
Dopo l’abbandono della maggioranza da parte dell’ UDC, che di fatto ha aperto la crisi politica, la città sta vivendo un periodo di stasi totale. L’amministrazione Bruno, che dice di essere uscita rafforzata dall’ormai epico “conclave degli gnocchetti”, piuttosto che impegnarsi nella risoluzione dei problemi della città, pare stia usando il suo tempo a fasciarsi la testa e leccarsi le ferite dopo l’implosione di una coalizione che, a poco più di un anno dal suo insediamento, ha palesato tutte le incongruenze ed eterogeneità che la contraddistinguevano fin dal momento della nascita. L’attività consiliare e delle commissioni è stata imbalsamata, mortificando così anche il ruolo e le prerogative dei singoli consiglieri, che rappresentano la popolazione all’interno delle istituzioni.
Siamo rimasti sconcertati dal fatto che ci sia stata negata dal Presidente Tedde l’urgente convocazione del consiglio comunale per parlare della riforma degli enti locali ; così come la paralisi amministrativa investe anche la trattazione di tematiche urgenti per la nostra economia, quali il regolamento dei suoli pubblici e la destinazione della tassa di soggiorno, solo per fare due esempi. Un’altro tema molto importante, perché serve a programmare il futuro della nostra città, aldilà della seppur importante “pianificazione del mattone”, è il P.U.C. Nell’ultima commissione urbanistica, quella dell’approvazione delle linee guida, e poi in Consiglio, il Sindaco aveva dato piena disponibilità affinché si potesse analizzare lo strumento urbanistico insieme anche alla città, e non invece, come si mormora, affidarsi nei rapporti con l’assessorato regionale di riferimento, ai “soliti accademici”.
L’amministrazione Bruno ci sembra, insomma, che viaggi a vista, senza un obiettivo predefinito per il futuro, in regime perenne di “prorogatio”, che significa una sola cosa: incapacità manifesta a svolgere il ruolo di amministrare una città come Alghero. Ciò che diciamo e’ avallato dai fatti, altrimenti non ci sarebbe spiegazione al fatto che è stata concessa proroga per l’appalto della nettezza urbana, per il servizio di mensa scolastica, per il trasporto scuolabus, fino ad arrivare all’ultima proroga in ordine cronologico, che è quella sulla direzione del Parco di Porto Conte; tutto ciò è avvenuto con delle date precise di scadenza, e con tantissimo tempo a disposizione per pianificare i nuovi bandi (un anno e mezzo) più il periodo della giunta Lubrano, il cui protagonista non dimentichiamolo, era sempre Mario Bruno.
Non parliamo poi del continuo e reiterato ricorso ai contratti di somministrazione che il Sindaco, fin dal suo discorso di insediamento, aveva affermato con fermezza, portandoci quasi a credergli, di non voler più utilizzare come strumento. Insomma, la maggioranza, che dice di essere più forte di prima, nei fatti sembra sempre più indebolita, oltre che nei numeri, soprattutto nella sua azione propulsiva. L’auspicio è che il sindaco abbia il coraggio di presentarsi in Consiglio Comunale per dimostrare se la sua maggioranza esiste ancora, e inizi finalmente ad affrontare i mille problemi abbandonati in questi mesi fatti di annunci e promesse non mantenute. In caso contrario, il bene della città, dietro il quale ha sino ad ora mascherato il suo impegno politico, è certamente quello che Bruno prenda atto del suo fallimento politico ed amministrativo e riconsegni la parola agli Algheresi.