Nessun dietro front: pd conferma all’unanimità la sfiducia
E’ abbastanza chiaro che all’interno del partito democratico ci sono correnti di pensiero discordanti. C’è chi vuole rimanere ancorato alla poltrona per diversi motivi, chi invece è deciso a portare avanti la sfiducia, conscio del fatto che il disastro è stato dichiarato da tutti e il fallimento non è più una novità ma un dato di fatto. Ieri la salita di Silvio Lai, segretario regionale del Pd è stata voluta per comprendere meglio la linea da seguire, e forse i “dissidenti” speravano che la segreteria regionale potesse in qualche modo riflettere su questo “colpo di stato” e riportare all’ordine un po tutti. Cosa che però non è accaduta. Infatti, almeno stando a fonti non ufficali ma ufficiose, il parito democrativo ha votato all’uninimità la sfiducia e conferma la sua implosione. Il segnale forte il pd lo vuole dare eccome quindi ora lo scenario a scanso di imprevisti (che nella politica non sono mai rari), è questo: o si porta avanti la mozione di sfiducia che devono presentare 10 persone della maggioranza e firmarla 13 consiglieri (il 50% piu 1) o si porta all’ordine del giorno la mozione e verrà discussa in consiglio. La discussione però non manderebbe a casa il sindaco che a sua volta dovrà prendere atto però di non avere più la maggiornaza. E l’unica soluzione possibile è arrivare al bilancio che in caso di bocciatura manderebbe a casa in automatico il primo cittadino. Dunque saranno giorni di fuoco quelli a venire, perchè la città tutta dovrà capire in che mani affidare il proprio futuro.