No piste ciclabili sui marciapiedi, invece ad Alghero…

In una visione di mobilità sostenibile la scelta più giusta spetterebbe ai pedoni e alle persone con handicap, e in prossimità degli scivoli: invece in Alghero la priorità è data agli automobilisti, ciclisti e motociclisti.

Se siete pedoni, o se qualche volta lo siete stati, sicuramente anche per voi le calde sere d’estate a spasso per Alghero sono diventate fonte di stress; non solo si deve fare attenzione alle macchine e moto che sfrecciano sulla strada ma anche alle bici che sfrecciano sulla pista ciclabile realizzata sul marciapiede.

I pedoni potranno sentirsi sicuri solo nell’area pedonale fuori da lì la giungla: motorini, bidoni dell’indifferenziata, biciclette e tavolini parcheggiati sui marciapiedi; macchine in sosta sulle strisce.  In una visione di mobilità sostenibile la scelta più giusta sarebbe stata dare la priorità ai pedoni e alle persone con handicap, e in prossimità degli scivoli, invece in Alghero la priorità è degli automobilisti, ciclisti e motociclisti.

Come stabilito nei regolamenti internazionali il marciapiede deve avere almeno 1.5 metri di larghezza, libero da ostacoli; una pista ciclabile ha bisogno di almeno 1.5 metri. La sintesi della mobilità sostenibile ad Alghero è: pista ciclabile e marciapiede, in alcune zone, in due metri di spazio (vedi Lido). Il risultato: ciclisti che sono costretti a frenare di colpo e pedoni che rischiano di essere travolti, sempre in apprensione a non invadere la sacra linea della pista, e sempre a rischio di un “vaffa”.

L’uso della bici è un programma serio di mobilità, non un giocattolo, e come tale deve essere integrato e protetto. Ma come al solito si è saltato il primo stadio della mobilità: il muoversi a piedi. Dare a tutti, bambini, giovani, anziani, disabili la possibilità di muoversi a piedi in sicurezza per una città come la nostra dovrebbe essere la priorità, non solo al centro ma anche nella periferia.

Per uscire a piedi non si deve per forza essere degli atleti per schivare biciclette e saltare ostacoli. Visto quanto detto sopra è meglio togliere spazio all’automobilista a favore di un mezzo non inquinante; è meglio togliere spazio ai ciclisti a favore di chi va a piedi e non il contrario. Infine come gli automobilisti hanno imparato a convivere e rispettare i ciclisti imparino i ciclisti a convivere e rispettare i pedoni.

 Giomaria Uleri

27 Agosto 2018