Non puoi pagare le tasse locali? Allora lavora per il comune ed estingui il debito

La possibilità è data dallo “Sblocca italia” ma non era ancora mai stata applicata. Ci ha pensato a farlo il Comune di Invorio (Novara). Chi non ha i soldi per pagare Imu e Tasi potrà potare alberi e imbiancare edifici dell'amministrazione con la formula del 'baratto amministrativo'.

I cittadini del Comune di Invorio (4500 abitanti, nel novarese) che non hanno i soldi per pagare Imu e Tasi potranno svolgere lavori di pubblica utilità per saldare il proprio debito con l’amministrazione comunale: dal potare gli alberi del giardino del municipio all’imbiancare le aule della scuola e aiutare i netturbini. E’ La Stampa a riportare la notizia, evidenziando come la possibilità fosse data dallo “Sblocca Italia” ma non era ancora mai stata applicata. Mai prima che non lo facesse Invorio appunto. La legge di riferimento è la 164 del 2014, l’articolo 24 prevede la possibilità di creare “misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”.

Il sindaco Dario Piola spiega così il provvedimento: “Con il baratto i comuni tartassati dal blocco delle assunzioni potranno contare su una forza lavoro in più. I cittadini morosi potranno potare gli alberi del giardino del municipio, imbiancare le aule della scuola e aiutare i netturbini. Un’ora di lavoro equivarrà a 7,5 euro. L’idea ad Invorio è nata circa un anno fa: “quando siamo intervenuti – ha spiegato il sindaco – per aiutare alcuni inquilini morosi non colpevoli, che non riuscivano a far fronte alle spese. Alcuni di loro si sono resi disponibili a lavorare per il Comune in cambio dell’aiuto. Ho così cominciato ad informarmi, per trovare un modo per mettere in pratica questa idea. Con lo Sblocca Italia è arrivata la svolta che aspettavamo, ma nessun Comune era ancora riuscito a scrivere un regolamento o ad attuare questa misura”.

Il primo volontario comincerà lunedì a pulire le strade: lavorerà per quattro ore al giorno per circa due mesi. Si tratta di un 60enne delle case popolari che da quattro anni è disoccupato. “Anche mia moglie – racconta lui stesso – è disoccupata e non vogliamo pesare sui nostri figli che hanno già famiglia. Vogliamo sentirci a casa nostra e compensare gli affitti che non riusciamo a pagare”. Per fare richiesta del ‘baratto amministrativo’ si deve essere residente in un determinato comune, maggiorenni con indicatore Isee non superiore a 8.500 euro con tributi comunali non pagati o che hanno ottenuto contributi come inquilini morosi negli ultimi 3 anni.

Tratto da www.fanpage.it ©

Biagio Chiariello, 15 Luglio 2015