“Non scherziamo … sul gas e sul futuro energetico della Sardegna e dei Sardi”

L'opinione di Franco Peana, CISAL FederEnergia Sardegna

I Sardi non hanno bisogno di girare la Sardegna con la macchina elettrica, anche perché non potrebbero ricaricarla poiché mancano le colonnine, ma prima ancora forse in questo momento economico e sociale particolare non se la potrebbero neanche permettere. Proviamo ad esser seri! Le piccole medie imprese e quel poco di industria che ancora resiste in Sardegna, ha necessità del gas per le sue produzioni …e non di macchine elettriche e di un futuro che ancora non esiste. I cittadini tutti, hanno necessità per il riscaldamento delle proprie abitazioni e per gli usi domestici in genere, di utilizzare il gas di rete con un prezzo calmierato e regolato, come nel resto d’Italia e non utilizzare più l’energia elettrica per queste necessita primarie.

Il gas in Sardegna è una necessità che non può essere più derogabile, è un problema del Governo e non dei Sardi. La storiella degli aumenti, che non giustificherebbero più il gas una barzelletta! Valutate infatti in percentuale quale fra gas e energia elettrica aumenta di più… Dal punto di vista elettrico, vorrà dire qualcosa se Terna ha candidamente ammesso, nell’ultimo incontro tenutosi assieme alla Regione Sardegna e a tutti gli attori interessati dal problema energia e futuro energetico della Sardegna, che i cavi posso avere dei problemi e pertanto avere un mix di fonti produttive di energia elettrica fra cui i turbogas, ciò cautelerebbe responsabilmente la garanzia dell’ approvvigionamento energetico in qualsiasi condizione, soprattutto in caso di mancata ed improvvisa produzione delle rinnovabili.

Le multinazionali prediligono il facile risparmi, ma con l’energia elettrica, in un isola non si scherza e gli Stati Uniti ci insegnano tanto in fatto di collasso della rete e blackout diffusi. CISAL FederEnergia ritiene, che si debbano necessariamente fare i conti con la situazione attuale della rete isolana che non è proprio in ottima salute, dove tecnologia e innovazione si trovano ancora fra sogno e fantascienza, prova ne sono i continui e ripetuti interventi di e-distribuzione , controllata Enel, per garantire il servizio alla clientela. Franco Peana della Segreteria Regionale CISAL FederEnergia: “Non ci pare condivisibile il progetto di Enel ,decisa nel voler spegnere la centrale nel Sulcis, assieme a questa le speranze e il futuro di oltre 500 famiglie.

E’ anacronistico che nel nord Sardegna una azienda straniera, EP , sia pronta ad investire a Fiumesanto per il revamping degli impianti, mentre una multinazionale italiana come Enel, ì partecipata seppur in piccola percentuale dallo stato …Voglia chiudere la centrale Grazia Deledda. Lasciamo questa semplice riflessione alla politica Nazionale e Regionale, perché sono molte le perplessità e ancora di più le incongruenze su questa vicenda. 

Franco Peana, 1 Ottobre 2021