A Nulvi, “Case a un euro in centro storico”: un grande successo
Tutte le case date in disponibilità sono state vendute o assegnate. Il bando rimane aperto e intanto si lavora a nuove opportunità legate all'attuazione del Piano Integrato di Riordino Urbano . «Siamo stati sommersi dalle richieste: Stati Uniti, Asia e est Europa, Italia e Sardegna»
L’Amministrazione comunale, il sindaco Antonello Cubaiu e l’assessore all’Urbanistica Luigi Cuccureddu con grande orgoglio e piena soddisfazione, fanno il punto della situazione sul progetto “Case a un euro in centro storico”, iniziativa lanciata e promossa dal Comune di Nulvi che ha riscosso e sta riscuotendo un pur auspicato successo. Il progetto puntava alla ridefinizione sostenibile, riqualificazione, ripopolamento e miglioramento estetico del centro storico nulvese attraverso una concreta, reale e comprovata opportunità di sviluppo e crescita offerta a residenti e no, per sardi e non. Il tutto reso ancora più interessante dalla vicinanza del paese al mare e dall’attivazione del nuovo collegamento con la città di Sassari – la Strada dell’Anglona –, condizioni che rendono Nulvi soluzione interessante, ed appetibile.
Un po’ di background. Il 2 novembre 2015 l’Amministrazione comunale nulvese lanciava ufficialmente il progetto “Case a un euro in centro storico”. Quattro giorni dopo, in un incontro pubblico gli amministratori spiegavano alla popolazione e agli interessati senso e struttura dell’iniziativa. Con apposita delibera di Giunta il Comune di Nulvi dava disponibilità ad acquisire immobili del centro storico ormai vecchi e decadenti, da ristrutturare, riadattare e destinare a finalità turistico ricettive, commerciali e abitative come cohousing, albergo diffuso, B&B e altre varianti. Il tutto a beneficio di idee messe in campo da privati, agenzie, società e associazioni regolarmente costituite. Nel febbraio 2017 il primo importante riscontro: la signora Cellina, residente in Svizzera, acquistava per un euro la proprietà del fabbricato dato in disponibilità al Comune di Nulvi dal signor Pileri. Il piccolo sogno già diventava realtà. Una campagna lanciata prima sul sito internet del Comune, ripresa dai media, condivisa sulla pagina ufficiale Facebook e quindi rilanciata – con ottimi risultati – sul profilo ufficiale Instagram ha contribuito alla diffusione del messaggio.
«Quel primo piccolo grande traguardo è stato solo il primo passo di un percorso che oggi è in piena evoluzione ma che, nel frattempo ed a tutt’oggi, ci gratifica per l’impegno profuso nel mettere in campo l’iniziativa. Percorso reso possibile anche grazie alla volontà del sindaco Antonello Cubaiu e dei colleghi della maggioranza, grazie alla collaborazione di nulvesi residenti e non, al segretario comunale dottor Francesco Sanna, all’Ufficio Tecnico e al suo responsabile, inegner Michele Fois – afferma Luigi Cuccureddu -. In questi mesi sono arrivate ai nostri uffici richieste di informazioni, contatti e case da ogni parte del mondo, e non è una esagerazione. Al momento non c’è ulteriore disponibilità di case a un euro oltre a quelle già assegnate o in fase di assegnazione, ma il bando rimane aperto in vista di eventuali ed auspicate nuove disponibilità. Stiamo intanto approntando la documentazione necessaria per accedere al finanziamento di un Piano Integrato di Riordino Urbano per il centro storico, nuova opportunità che potrà offrire ulteriori opportunità di riutilizzo immobiliare».
Attualmente sono sette le case date in disponibilità al Comune di Nulvi: una è già stata venduta alla signora Cellina che ha presentato al Comune la denuncia di inizio lavori dando vita al primo storico “cantiere Case a un Euro”. La prossima settimana sarà stipulato l’atto per la vendita del secondo immobile. Per le altre cinque è stato attivato l’iter procedurale che dalla fase di assegnazione – previa disponibilità – porterà alla vendita. «Personalmente ho ricevuto oltre 500 email, innumerevoli telefonate. E come me anche l’Ufficio tecnico, senza contare i contatti social – racconta l’assessore Cuccureddu -. Hanno scritto la signora Fernanda dall’Argentina, il signor Thomas dalla Svezia, il signor Bahar dalla Turchia, il signor Jo dalla Corea, la signora Rose dalla California, il signor Peter dalle Hawaii, il signor Haroon dall’Arabia Saudita, il signor Phil dall’Australia e il signor Giulio, italiano emigrato in Germania. Sono questi alcuni esempi, tutti documentati, di persone interessate al progetto ma, soprattutto, di persone disponibili a investire a Nulvi, a fare qualcosa per il paese».