Nuoro, Raffaele Ciceri in mostra fino a maggio
L’Istituto Superiore Regionale Etnografico comunica che, visto il grande successo della mostra “Raffaele Ciceri- Fotografie di Nuoro e della Sardegna nel primo Novecento”, si è deciso, in accordo con il Comune di Nuoro, che l’installazione resterà aperta per altri tre mesi e sarà visibile al pubblico fino al 12 maggio 2013.
“Dal 31 ottobre del 2012, giorno della sua apertura, la mostra è stata visitata da oltre 6.700 persone – scrive il Direttore generale Paolo Piquereddu -, un risultato lusinghiero che giustifica la possibilità di favorire ulteriormente la promozione e la valorizzazione di un importante momento della cultura nuorese del primo Novecento, quale è quello rappresentato dalla attività fotografica di Raffaele Ciceri”.
Nato a Nuoro il 6 aprile del 1870, Raffaele Ciceri si avvicina alla fotografia durante il periodo giovanile trascorso nel Convitto Nazionale di Cagliari, ma è dopo l’avvio della sua attività di farmacista che vi si applica con passione e regolarità. L’area del terminale superiore del Corso Garibaldi, dove ha sede la “Farmacia R. Ciceri, già Floris” è il luogo d’osservazione privilegiato per le immagini che Ciceri esegue con una Verascope Richard, macchina stereoscopica leggera e compatta, che gli permette di effettuare riprese veloci e senza cavalletto. Altri scenari riguardano diversi paesi del Nuorese, come Orani e Oliena e varie località della Sardegna e d’oltremare, tra le quali Roma, Firenze, Milano, Genova, Pisa, Venezia, Tunisi.
Alto ed elegante, Ciceri è un uomo raffinato e di spirito; la sua farmacia è il luogo d’incontro di diversi intellettuali, tra i quali Sebastiano Satta e Antonio Ballero. Ma il farmacista fotografo è anche una delle colonne portanti della società del caffè Tettamanzi, nella zona centrale del corso Garibaldi.
Si possono distinguere nella sua opera due categorie principali di immagini: quelle relative ad amici e frequentatori della farmacia e del caffè Tettamanzi, dunque possidenti borghesi e alcuni professionisti e intellettuali, che ne costituiscono la parte più cospicua. Sotto questo aspetto le documentazione che Ciceri offre è preziosa e dà corpo e contesto a un universo sociale esclusivamente maschile, frequentemente ripreso a colloquiare in gruppo nel corso Garibaldi, ma anche durante escursioni nelle case dell’agro e nel corso di battute di caccia nelle campagne del nuorese e in estesi territori della Barbagia.
Un’altra serie d immagini attiene ad alcuni importanti eventi pubblici e a momenti di vita popolare che informano di una partecipazione sociale e di un intento documentario. In tutte queste fotografie colpisce la modernità dello sguardo, uno sguardo da reporter che intende offrire un documento della realtà il più possibile immediato piuttosto che l’immagine equilibrata nella composizione e tecnicamente ineccepibile.