Nuovi dipendenti comunali, il saluto del Sindaco di Alghero
Istruttori tecnici e direttivi per i diversi settori, assistenti sociali, agenti di polizia locale, nuovi dirigenti: l'organigramma del Comune si rafforza con l'inserimento di nuovi professionisti. "Voglia di fare, passione, freschezza, vitalità. Serve questa nuova linfa in una pubblica amministrazione - ha sottolineato Mario Bruno - serve alla Città, serve alle persone che hanno ora la stabilità del lavoro e che sono chiamate a dare un’anima al loro apporto specifico per il bene comune".
Si è aperta con gli auguri e i complimenti del Sindaco, la settimana lavorativa dei nuovi dipendenti del Comune di Alghero. Più di cinquanta negli ultimi due anni, oltre venti solo nel 2018, tutti assunti con concorso pubblico. Mario Bruno ha ringraziato il segretario generale Luca Canessa ed i suoi collaboratori per lo sforzo importante effettuato negli ultimi mesi e il vigore impresso alla struttura amministrativa. Istruttori tecnici e direttivi per i diversi settori, assistenti sociali, agenti di polizia locale, nuovi dirigenti: l’organigramma del Comune si rafforza con l’inserimento di nuovi professionisti in grado di arricchire di competenze l’ente e migliorare i servizi erogati ai cittadini.
“Mi aspetto una contaminazione di entusiasmo, uno sprint capace di rivoluzionare in positivo la vita stessa dell’ente locale” ha detto il Sindaco di Alghero nel corso dell’incontro svoltosi a Porta Terra. Rafforzamento della struttura e potenziamento di uffici e servizi: un obbiettivo strategico che s’inserisce all’interno del più ampio impulso impresso dalla Giunta comunale dall’atto del suo insediamento, che ha previsto un utilizzo più razionale degli immobili di proprietà, l’avvicinamento di tutti i settori nel centro città, l’apertura dell’InfoAlghero anche nelle periferie e notevoli risparmi di risorse pubbliche. “Voglia di fare, passione, freschezza, vitalità. Serve questa nuova linfa in una pubblica amministrazione – ha sottolineato Mario Bruno – serve alla Città, serve alle persone che hanno ora la stabilità del lavoro e che sono chiamate a dare un’anima al loro apporto specifico per il bene comune”.