Nuovo appalto di Igiene urbana, criticità e proposte in Commissione
Giovedì mattina si è svolta una nuova Commissione Ambiente: al centro del confronto la definizione del nuovo appalto di igiene urbana della città di Alghero
Continua il percorso del Comune di Alghero verso il nuovo appalto di Igiene urbana. Giovedì mattina si è svolta una nuova Commissione Ambiente, presieduta da Christian Mulas alla presenza dell’assessore Andrea Monti, nella quale si sono affrontate e discusse le proposte sintetizzate in un documento da parte del delegato della Giunta Conoci, volte a stimolare la commissione al fine di arrivare in maniera celere e condivisa a stabilire quelli che dovranno essere i principi fondanti del futuro appalto di gestione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia nella città di Alghero. In particolare, questa occasione, è stata utile per affrontare quelle che sono state indicate come “criticità”, attribuite principalmente alla doppia faccia della città: estiva e invernale. Durante la prima, infatti, i residenti – accertati nella passata annualità – arrivano fino a 150mila unità obbligando all’attuazione di differenti azioni sotto il profilo strettamente gestionale: necessità relative al servizio di spazzamento, alla diffusione più capillare ed allo svuotamento dei cestini anche in orario notturno e in generale alla raccolta dei rifiuti, dal porta a porta fino al ritiro della spazzatura dagli ecobox.
“In generale l’elemento critico – ha spiegato l’assessore Andrea Montis – risulta carente il numero del personale che si attesta su 90 figure l’inverno e 120 l’estate. Per fare un paragone basti pensare che Sassari, che non può godere delle nostre massicce presenze turistiche vede 250 figure impegnate nel servizio di nettezza urbana”, per questo il rappresentante dalla Giunta ha sottolineato la necessità di “arrivare almeno a 200 unità in estate, mantenendo la cifra di 90 addetti per i mesi fuori dal culmine di massime presenze”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente di Commissione Mulas, che ritiene “indispensabile aumentare il numero degli operatori in servizio, in rapporto alle presenze turistiche”. Altri elementi fatti emergere durante la discussione sono un maggiore controllo verso le strutture ricettive extra-alberghiere che, se non regolarizzate, agiscono fuori dalla normativa vigente, l’espletazione nel ritiro dell’umido e la regolare pulizia dei marciapiedi.