Nuovo comune di Porto Conte: Forza Italia chiede un consiglio comunale aperto
Il Gruppo di Forza Italia scrive al Presidente del consiglio per avere l'opportunità di discutere sulle istanze degli abitanti dell'agro in un consiglio comunale aperto
Il gruppo di Forza Italia scrive al Presidente del consiglio comunale chiedendo la convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere le istanze degli abitanti dell’agro e della area di bonifica relativamente all’istituzione di un nuovo comune denominato di “Porto Conte.” Preso atto che è stata avviata, con specifica istanza indirizzata al competente assessorato degli enti locali della regione Sardegna, la richiesta di attivazione della procedura finalizzata alla costituzione di un nuovo comune nel territorio di Alghero, ai sensi della LR 58/86 dal comitato rinascita della bonifica, considerato che con avviso pubblico in data 07/02/2014 il comune di Alghero ha provveduto alla pubblicazione della documentazione presentata dal comitato promotore e a rendere edotta la popolazione dell’erigendo comune della possibilità di presentare opposizioni alla procedura entro il giorno 08 maggio 2014, alla luce della richiesta formale dell’istituzione del nuovo comune così come previsto dalla lr 58/86 (veniva allegata la seguente documentazione: 1- N° 59 tabulati firme di n° 844 elettori autenticate dal notaio. 2- Dichiarazione rilasciata dal segretario comunale attestante che i firmatari rappresentano almeno un quinto del n° 2763 elettori del territorio interessato (art. 4 comma 3). 3- Relazione sui motivi dell’iniziativa, relazione descrittiva (art.5 punto 1); n° 2+2 planimetrie (art.5 punto 2)), sarebbe opportuno, scrivono i consiglieri di affrontare l’iter con un approccio politico e con il parere di esperti.
“La richiesta di quasi 900 cittadini di Alghero di costituire un comune autonomo ha bisogno di un approccio e di risposte essenzialmente politiche che meritano una discussione aperta a molti contributi esterni ma che deve svolgersi nella massima assemblea rappresentativa della nostra città. Il Consiglio Comunale in seduta aperta- scrivono- è certamente il luogo deputato ad affrontare, insieme ai rappresentanti dell’agro, ma anche di tutti quei soggetti che possono dare un contributo positivo di idee e proposte, un tema così delicato sul quale anche il partito Democratico ha presentato una mozione, la quale discussione potrà avvenire con quello spirito di partecipazione popolare che merita l’argomento. Solo per accennare sinteticamente la delicatezza e la rilevanza del problema è opportuno ricordare che la richiesta riguarda circa 3000 residenti Algheresi ed una porzione consistente del territorio della città, un territorio storicamente legato ad Alghero, una parte essenziale della nostra identità naturalistica, storica e culturale. Tutti questi elementi avrebbero dovuto portare l’amministrazione ad affrontare il problema, prima che con un approccio burocratico, com’è di fatto la costituzione di una commissione, con atteggiamento politico che avesse riguardo dei motivi che hanno determinato così tanti nostri concittadini ad assumere una iniziativa così eclatante come quello di dividere gli Algheresi ed il territorio della città. “Pensiamo-sottolineano infine- quindi che una analisi ed una risposta organica al problema, che porti al ritiro di questa richiesta, debba fare capo alla responsabilità del Consiglio Comunale che, con il coinvolgimento di tutti, e quindi in forma aperta analizzi ma anche assuma impegni precisi rispetto alle problematiche del nostro territorio che, insieme alla città, rappresenta, come detto in precedenza, in un unicum l’essenza della nostra identità ambientale, storica e culturale. Facciamo riserva di porre il presente documento, all’atto della discussione sul punto n…. dell’OdG, come questione pregiudiziale connessa all’argomento in discussione ai sensi dell’art 63 del regolamento del CC, così da decidere in quella occasione lo svolgimento del Consiglio Comunale aperto, le cui modalità di svolgimento potranno comunque seguito essere definite dal Presidente del Consiglio Comunale e dalla conferenza dei capigruppo” .