Omicidio di Speranza Ponti, l’imputato chiede scusa ma continua a proclamarsi innocente
L’accusa ha chiesto la condanna all’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno
Va avanti il processo, davanti alla Corte d’assise di Sassari, per l’omicidio di Speranza Ponti, la donna trovata morta in un cespuglio alla periferia di Alghero, uccisa nel dicembre 2019.
Ieri l’imputato Massimiliano Farci ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee. Si è scusato ma ha continuato a proclamarsi innocente. “Mi dispiace non avere chiesto aiuto quando ho trovato Speranza morta. L’ho fatto per cuore, per esaudire un desiderio di Speranza. La amavo in maniera bella, pulita. Porterò il suo ricordo nella testa per il resto dei miei giorni. La mia paura era di non essere creduto allora, come di non essere creduto ora. Non ho mai toccato nessuno in vita mia, tantomeno Speranza” ha detto Farci chiedendo scusa alla famiglia di Speranza “per il pasticcio che ho combinato” ma anche alla propria famiglia “per tutta la situazione che ho creato”. E poi ancora scuse “a voi per tutto questo, alla Procura per tutto il lavoro che ha dovuto fare”.
Nell’udienza di ieri l’accusa rappresentata dai pm Angelo Beccu e Beatrice Giovannetti ha chiesto per Farci la condanna all’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno.