“Oro bianco nelle strade, danno incredibile”
L'opinione di Giovanni Baldassarre Spano, e Antonio Delrio, gruppo Poder Popular per Alghero
Ritornando sull’argomento affrontato l’anno scorso, riguardante la vergognosa incuria della sabbia dispersa dal vento nella zona lido, il gruppo Poder Popular con l’iniziativa di uno dei suoi fondatori Antonio Delrio vuole denunciare ulteriormente questo danno incredibile sotto gli occhi di tutti. È bastato prendere uno scopettone e filmare per accorgersi di quanta sia la sabbia che viene dispersa nella strada parallela alla spiaggia e nei marciapiedi (a scanso di equivoci si precisa che la sabbia non è stata riposizionata nella spiaggia ma semplicemente spostata dal marciapiede accumulandola). Oro bianco, come tanto decantato dalla retorica istituzionale, che però finisce sprecato nell’incuria totale. L’iniziativa di Antonio vedeva il plauso di chi stava in spiaggia, sia residenti che turisti. Questi ultimi vengono spesso additati quale sciagura per l’ambiente sardo con la bottiglietta di sabbia sequestrata in pompa magna. Tanto di campagne informative istituzionali battono sull’argomento. Tuttavia ci sorge una curiosità, quante sarebbero le bottigliette che si potrebbero riempire nella strada del lido, nel marciapiede limitrofo alla spiaggia e nei tombini adiacenti? E di chi è la responsabilità di questo spreco? Del vento? No quest’ultimo è un fenomeno naturale al contrario del dovere di tutela che ricade sull’Amministrazione cittadina, forse troppo distratta dalle conseguenze della dottrina Cencelli per rendersi conto del fenomeno.
La riflessione più ampia che vi è da fare ricade sulla consapevolezza delle amministrazioni algheresi succedutesi nel tempo dell’importanza delle risorse ambientali del Comune. Noi riteniamo che ad oggi si sia mostrato il contrario, con una assoluta irresponsabilità nella gestione delle risorse paesaggistiche messe alla mercé di un modello turistico di massa che produce danni irreversibili rispetto ai vantaggi economici. Oltre la questione del Lido, resta aperta una gestione annosa del Parco di Porto Conte assolutamente insufficiente ad assicurare la tutela di quest’area. La questione di Punta Giglio, con grave ipocrisia bipartisan, resta assolutamente un esempio di come non vada gestita un’area sottoposta a tutela. Non entrando del merito della legittimità dell’opera, resta tuttavia intonsa l’opinione che il predetto intervento di “recupero” dell’ex batteria sia inopportuno e rappresenti un modello pericoloso, che purtroppo verrà esteso ad altri beni esistenti nel Parco, per ora lasciati vergognosamente in abbandono. Il turismo auspicabile in questi luoghi dovrebbe essere basato sulla sostenibilità ambientale, educando il visitatore al rispetto di un luogo facilmente compromissibile dalle attività umane e ormai uno dei pochi santuari risparmiati dagli scempi urbanistici.
Ci rendiamo conto come questo sia al di là delle capacità del panorama politico locale, troppo limitato e forse non maturo per capire il valore delle risorse del territorio. Tutto questo è emerso chiaramente dalle passerelle politiche di tanti partiti susseguitesi sul sito di Punta Giglio, tra ipocrisie, battute da trivio e non ben chiare esortazioni a danni di immagine per aver dissentito sull’opportunità di un intervento in una zona cara alla collettività. Purtroppo la classe politica algherese non è adatta, fra tante cose, ad avere una visione corretta nella gestione delle risorse ambientali, dalla sabbia lasciata impunemente dispersa nelle strade, alla tutela della zona Parco. Dinnanzi a questo la città è chiamata ad un out out: o rimanere inerte e in balia dell’incompetenza o dar vita ad alternative con politiche indirizzate alla tutela delle risorse ambientali in chiave di sviluppo sostenibile del territorio. Il Gruppo Poder Popular non si limiterà a contemplare gli sfaceli ma agirà nelle maniere legittime per assicurare che questi abbiano fine.
Giovanni Baldassarre Spano, e Antonio Delrio, gruppo Poder Popular per Alghero