Pais commenta il regolamento delle Entrate dell’Amministrazione
Meglio Equitalia! Questa è l’amarissima conclusione da trarre in relazione al Regolamento delle Entrate predisposto dall’Amministrazione Lubrano. Il risultato al quale si è giunto, su sollecitazione del PdL che 7 mesi fa aveva presentato al Consiglio una mozione sulla rateizzazione dei tributi, è assolutamente scadente, insufficiente e presenta gravi profili di illegittimità.
Ricordo che il PdL aveva accolto la richiesta del Sindaco di ritirare la mozione sulla rateizzazione dei tributi, proprio perché quest’ultimo aveva garantito al Consiglio comunale che l’Amministrazione avesse già predisposto un Regolamento sulle Entrate che prevedeva proprio quanto nella mozione richiesto, impegnandosi solennemente a proporlo all’aula nei successivi 15-20 gg. E’ oggi evidente che l’Amministrazione non avesse nulla di predisposto e che quella del Sindaco fosse solo un escamotage per prendere tempo per predisporre, in fretta e furia, un regolamento nuovo di zecca. Il risultato è stato pessimo!
Tralasciando il fatto che nel Regolamento manca una sistematica coerente, che gli articoli sono inseriti senza una logica e che altri mancano di richiami obbligatori per legge (l’art. 17 sull’autotutela dovrebbe richiamare l’art. 68 della Legge 287 del 1992; l’art. 2 quater della 656 de1994 ed il D.M. 37/1997), l’aspetto più grave è che contempla alcuni istituti assolutamente illegittimi; mi riferisco all’art. 8 quater in cui è previsto che l’amministrazione chieda al contribuente certificazioni già in suo possesso (cosa espressamente vietata dall’art. 43 della legge 445/2000) ma soprattutto all’art. 8 bis in cui si prevede il potere di verifica ed accesso agli uffici comunali, posto che l’eventuale accesso e verifica, di cui al quinto comma, si porrebbe in contrasto con norme di rango costituzionale (violazione del domicilio) e comporterebbe la commissione di un reato. Inoltre, la previsione dell’accollo del debito tributario così come la compensazione dei tributi decantati come gran risultato di questo regolamento sono istituti che già erano vigenti nel nostro ordinamento per essere previsti, per legge, dall’art. 8 del Codice dei Diritti del Contribuente in vigore in tutto il territorio della Repubblica italiana, e quindi anche ad Alghero, già dal 2000!!! (L.212/2000).
Ma ciò che appare come una beffa è proprio la disciplina della rateizzazione dei tributi, assolutamente molto più restrittiva rispetto a quella applicata da Equitalia! Infatti,
vengono chieste al contribuente una serie di certificazioni e di documentazioni attestanti lo stato di difficoltà economica che la stessa Equitalia non richiede (si fa riferimento addirittura ad un articolo abrogato, l’art. 187 della Legge Fallimentare relativo alla procedura di amministrazione controllata, nonché si richiede addirittura la produzione del cd “indice di liquidità” ottenuto dalla liquidità immediata + liquidità differita / passività correnti!!!), così come l’assurda previsione di prestazione di fidejussioni (roba da matti!!!) e tempi di rateizzo mediamente inferiori di quelle applicati da Equitalia. Insomma un disastro totale o, più appropriatamente, un grande bluff! Forse se l’avessero fatto redigere alla Saluzzi avrebbe potuto produrre un risultato migliore!