Alla faccia del nuovo corso della politica algherese
Il Parco di Porto Conte e i posti di sotto governo continuano ad essere il pomo della discordia dell’Amministrazione Lubrano. Dopo aver tanto sbandierato un nuovo corso della politica all’insegna dell’abolizione dei CdA e della riduzione delle indennità, l’Amministrazione Lubrano, o meglio la sua maggioranza di sinistra, contraddice il programma del Sindaco espressasi contro l’OdG presentato dal PdL sul Parco di Porto Conte teso a fissare la modifica lo statuto dell’Ente secondo 3 principi fondamentali: 1) abolizione del CdA del Parco; 2) Riduzione dell’assemblea dagli attuali 24 membri a 10; riduzione delle indennità di carica, che ricordiamo essere attualmente fissate in 55 mila euro per il presidente e 25 mila per i membri del CdA. Il Sindaco, fortemente in imbarazzo per questo comportamento, al fine di limitare i danni di una bruttissima figura e un pessimo segnale che la sua maggioranza stava dando alla Città, soprattutto in un momento come questo dove la politica brilla per scandali e porcherie, ha dovuto correre ai ripari chiedendo al PdL di ritirare l’OdG assumendo l’impegno di portare all’attenzione della Commissione Ambiente, una proposta di modifica dello statuto del Parco coerente con gli impegni assunti nei confronti della Città. Si è ripetuta la pantomima vissuta all’atto di approvazione del bilancio di previsione e della successiva elezione del sindaco a presidente del Parco, con la quale la maggioranza ha formalmente aperto la “verifica” tesa a soddisfare gli appetiti dei gruppi consiliari di maggioranza. Alla faccia del nuovo corso della politica che il Metodo Lubrano avrebbe dovuto inaugurare. Ora aver voluto rimandare alla commissione consiliare la decisione sui tre punti semplicissimi a cui l’OdG tendeva, suona solo come una manovra dilatoria utile solo a spendere ulteriori risorse in sedute di commissione inutili, ma soprattutto col fine nascosto ed inconfessabile di prendere tempo e non cambiare nulla. Stessa cosa era successo all’atto della presentazione di un emendamento al bilancio teso alla riduzione straordinaria del 20% delle indennità di Sindaco, Assessori e Consiglieri. Anche in questo caso, la maggioranza bocciò l’emendamento con la scusa del populismo, salvando così le proprie indennità. Ma anche l’irresponsabile mancata approvazione della circonvallazione, un’opera importantissima per la Città in relazione alla quale si rischia di perdere il finanziamento, nasconde i sospetti di motivazioni poco nobili legate alla “verifica” spartitoria all’interno della maggioranza di cui ancora non se ne conosce l’epilogo ma i cui effetti rischiano di essere drammatici per la Città. Allora è preferibile che spartiscano, prima possibile, la torta che prima schifavano e non utilizzino come “campo di battaglia” la corretta amministrazione della città di cui oggi non se ne vede traccia concreta se non nei comunicati stampa “effetto annuncio” tesi a contrabbandare il nulla come importanti conquiste amministrative. In caso contrario, il Sindaco abbia la forza (riaffermata, sinora solo a parole ad ogni pìè sospinto) di assumere la responsabilità di amministrare senza avere paura di essere smentito, come accade ormai regolarmente, da chiunque della sua maggioranza per motivazioni incofessabili, proponendo provvedimenti utili per la Città, che troveranno il sicuro sostegno dell’opposizione, liberandosi dai ricatti cui oggi è costretto a subire!