Palazzo bruciato, sei anni di disperazione
I proprietari delle case attendono gli indennizzi da parte delle compagnie assicurative. Solo allora si potrà procedere con i lavori
In una calda serata di luglio di sei anni fa l’inizio di un incubo: il terribile incendio divampato nello scantinato adibito a deposito da parte di Risparmio Casa e circa 150 persone costrette a lasciare in fretta e furia i propri appartamenti.
A distanza di anni poco è cambiato. C’è chi per uno degli appartamenti ha investito tutti i propri risparmi, chi continua a pagare il mutuo e allo stesso tempo deve corrispondere l’affitto per una nuova casa. C’è anche chi non ha fatto in tempo a rientrare perché deceduto. Sono una cinquantina le famiglie che attendono ancora novità.
Qualcosa sembra essersi sbloccato in questi mesi, con la conclusione delle perizie da parte dei rispettivi tribunali, in particolare quello Civile, che hanno constatato delle responsabilità oggettive colpose. I proprietari delle case, però, ora attendono gli indennizzi da parte delle compagnie assicurative e temono che anche in questo caso si vada per le lunghe. Sino ad allora non sarà possibile procedere con i lavori sul palazzo. E intanto sono già passati sei anni…