Papa: “Chi corre dietro al nulla diventa lui stesso nullità”

Bisogna guardarsi dalla ricerca perenne della mondanità, della ricchezza e del benessere perché “chi corre dietro al nulla diventa lui stesso nullità “, è il monito lanciato ieri da Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata a piazza San Pietro per la Giornata dei catechisti. “Se le cose, il denaro, la mondanità diventano centro della vita ci afferrano e ci possiedono, noi perdiamo la nostra stessa identità di uomini” ha spiegato infatti il Pontefice ai catechisti mettendoli in guardia dal “rischio di adagiarsi, dalla comodità, dalla mondanità nella vita e nel cuore, di avere come centro il nostro benessere”. “Noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, non delle cose, non degli idoli” ha proseguito Bergoglio, ribadendo ancora una volta “Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri, distesi su letti d’avorio, mangiano, bevono, cantano, si divertono e non si curano dei problemi degli altri”.

“Come mai gli uomini, forse anche noi, cadiamo nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano?” si è chiesto Bergoglio , rispondendo: “Questo succede quando perdiamo la memoria di Dio, se manca la memoria di Dio, tutto si appiattisce sull’io, sul mio benessere. La vita, il mondo, gli altri, perdono di consistenza, non contano più nulla, tutto si riduce a una sola dimensione: l’avere”. Infine rivolto ai presenti li ha esortati “Il catechista è uomo della memoria di Dio, mette questa memoria al servizio dell’annuncio. Non per farsi vedere, non per parlare di sé, ma per parlare di Dio, del suo amore, della sua fedeltà”.

Tratto da www.fanpage.it ©

30 Settembre 2013