Papa Francesco ha concluso l’omelia col saluto in limba
“Nostra Segnora ‘e Bonaria bos acumpanzet sempre in sa vida”. Così il Papa ha concluso con un saluto in lingua sarda la sua omelia durante la messa sul sagrato del santuario di Bonaria. Anche il governatore Cappellacci nel suo saluto di benvenuto a Papa Frantziscu aveva fatto ricorso alla lingua sarda per ringraziarlo della visita in Sardegna in omaggio alla Madonna di Bonaria: “Santità, Deus si du paghiri”, a significare “Dio vi ripaghi per l privilegio riservato all’isola.”, corrispondente ad un esplicito “Il Signore Iddio ve ne renda merito”.
Secondo gli organizzatori i fedeli presenti nell’area antistante il Sagrato della Basilica avrebbero superato le cetomila unità. Un dato stimato per difetto poiché gli accrediti richiesti e assegnati sono stati ottantamila. Un vero grande evento che ha visto una folla numerosissima lungo tutto il percorso del corteo che ha accompagnato il Papa sino alla Basilica di Bonaria alla mattina. Altrettanto numerosi i fedeli che nel pomeriggio hanno aspettato il passaggio della Papa mobile per gli altri appuntamenti programmati: la visita al Duomo nel rione Castello per incontrare malati, detenuti e una rappresentanza di associazioni di volontariato
Altrettanto impegnativo il lavoro della forze di vigilanza e assistenza per agevolare il passaggio del Corteo jn viale Fra Ignazio per una breve non programmata sosta di fronte al convento dei Francescani per dirigersi all’appuntamento finale con i papa-boys da giugno al lavoro, in trepida attesa per incontrare Papa Francesco e ascoltare le risposte e il messaggio del Pontefice sulle problematiche delle criticità vissute dai giovani e dalla maggior parte della popolazione isolana.