“Parco di Porto Conte è come un bancomat pagato dalla Regione”
I residenti dei terreni limitrofi denunciano il lassismo delle amministrazioni e dei collaboratori dei Parco
Il Comitato Rinascita della Bonifica interviene in merito alla questione dell’abbattimento cinghiali che, dal Parco di Porto Conte, sconfinano al’interno del terreni appoderati limitrofi procurando gravi danni all’agricoltura e non solo. Il Presidente del Comitato, Dario Deriu, attacca: “Il Parco di Porto Conte è ad oggi gestito da dipendenti e collaboratori totalmente estranei al territorio e alla pratica agricola”.
“Il 100% di essi risiede infatti a decine di chilometri da Casa Gioiosa, all’interno di condomini o casa protette da alte recinzioni. Non stupisce quindi il fatto che, l’impegno per il contenimento della popolazione dei cinghiali, non sia per loro una priorità da risolvere, se necessario, anche incatenandosi davanti agli uffici della Regione a Cagliari pur di ottenere risposte. E’ come se una
persona di Guardia Grande dovesse decidere su un parcheggio in centro Alghero: parcheggio indispensabile ai residenti locali ma non a lui, che ad Alghero ci passa tre volte l’anno”.
Prosegue il Presidente: “Ad oggi il Parco di Porto Conte è di fatto un bancomat, ricaricato annualmente dalla Regione Sardegna per pagare gli stipendi ai propri collaboratori. Gli abitanti dell’agro lo ritengono un corpo estraneo perché non risolve i problemi ma ne crea di nuovi e non valorizza il patrimonio. La gestione è nelle mani di sconosciuti che cercano sporadicamente la popolazione locale per lodarsi di risultati marginali e per mostrare i progetti che intendo portare avanti in casa d’altri. Nel frattempo il piano del parco è fermo al palo da anni, ci sono decine di chilometri di fantastici sentieri degradati perché non segnalati e un parco che viaggia incomprensibilmente con il freno a mano tirato. Il nuovo Sindaco di Alghero, Mario Bruno, in campagna elettorale, si è giustamente detto favorevole all’ingresso determinante nella gestione del Parco di cittadini residenti nelle zone limitrofe. Speriamo che questo indirizzo teorico abbia presto un seguito nella pratica”.
15 Giugno 2014