Parco di Porto Conte, trovato ragno mai avvistato in Italia
Rinvenuto ad Alghero ragno raro mai segnalato prima in Italia la sua distribuzione nota prima d’ora spaziava dalla Grecia all’India. Si valuta se possa trattarsi di un endemismo mentre non c’è alcun dubbio sulla sua totale innocuità.
Continuano le ricerche aracnologiche all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte del naturalista e fotografo Marco Colombo. Dopo la scoperta della nuova specie di ragno botola Amblyocarenum nuragicus, mai descritta prima e attualmente ritenuta endemica della Sardegna avvenuta lo scorso anno, ora è la volta di un nuovo ritrovamento: si tratta di Lipocrea epeirodes, un piccolo ragno inoffensivo di forma allungata e dal colore paglierino.
I ragni sono animali molto importanti per l’ambiente e aiutano l’uomo predando una grande quantità di invertebrati nocivi per le coltivazioni; nuove segnalazioni geografiche di ragni vengono fatte di continuo dagli studiosi competenti in giro per l’Italia, ma la particolarità di questo ritrovamento sta nella distribuzione della specie. Già nota per altri Paesi, descritta in Israele nel 1872, si sa che è presente anche in Yemen, Turchia, Grecia e ad est fino addirittura all’India: il Parco Regionale di Porto Conte risulta essere dunque la località più occidentale in cui sia mai stato trovato, nonché la prima segnalazione sia per la Sardegna che per l’Italia intera.
Notato per la prima volta nel 2009, allo stato attuale delle conoscenze non è possibile stabilire se questo ragno sia sempre vissuto in Sardegna e passato inosservato (fatto non improbabile, vista la scarsità di ricerche) o se vi sia arrivato in seguito, magari con piante o altri materiali importati; in altre specie simili è stata osservata una espansione recente dell’areale distributivo grazie al fenomeno del riscaldamento globale.
La specie è osservabile durante la notte su lentischi, palme nane, olivi e asfodeli, dove costruisce per la cattura degli insetti una classica tela che viene demolita e mangiata dal proprietario prima dell’alba, una pratica questa comune a molti ragni imparentati con Lipocrea epeirodes, al fine di recuperare energie grazie all’apporto proteico della seta. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Arachnology, il Bollettino della Società Aracnologica Britannica, in collaborazione con l’aracnologo belga Robert Bosmans (Unità di Ecologia Terrestre di Gent); nella pubblicazione quest’ultimo ha aggiunto altre segnalazioni per l’isola di ben 19 specie, tra le quali il nuovo Centromerus isaiai dal Monte Ortobene, in onore dell’aracnologo Marco Isaia dell’Università di Torino.
Autore della foto: Marco Colombo