Parco Porto Conte e AMP, interventi rilevanti per la pesca
Assemblea di fine anno per l'Azienda speciale Parco di Porto Conte con approvazione all'unanimità dell’ultima variazione di bilancio dell’esercizio 2022 per registrare un ulteriore incremento delle entrate pari a circa 300 mila euro grazie al finanziamento di tre importanti progetti
L’Assemblea del Parco di Porto Conte ha chiuso la stagione 2022 con l’approvazione di un’ultima variazione al Bilancio dell’esercizio 2022 che comporta per le casse di Casa Gioiosa maggiori entrate per oltre 300 mila euro. Entrando nello specifico, si è trattato di registrare in bilancio maggiori entrate e corrispondenti spese per l’attuazione di tre importanti nuovi progetti che saranno avviati nel 2023. Il primo progetto, con un finanziamento di 20.000 euro annuali per ciascuna delle annualità 2022, 2023, 2024, arriva dalla Regione Sardegna – Assessorato Ambiente, a favore dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana con l’obiettivo di sostenere il funzionamento e le attività dei SIC marini della Rete delle Aree Marine Protette della Sardegna rientranti nella Rete Natura 2000.
Il secondo progetto, con un finanziamento di 200 mila euro, è stato approvato dal MIPAAF (Ministero dell’Agricoltura e Pesca) ed assegnato sempre all’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana con l’obiettivo del monitoraggio della piccola pesca locale per la protezione ed il ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili. Un progetto che vedrà quindi coinvolti e remunerati per i loro servizi i pescatori autorizzati ad operare all’interno della AMP. Ed infine il terzo progetto, per un finanziamento di 93 mila euro, approvato anche questo dalla Regione Sardegna – Assessorato Ambiente, che individua e riconosce il Parco di Porto Conte quale soggetto gestore della Zona Speciale di Conservazione (ZSC ITB010042) recentemente istituita, che riassorbe il pSIC ITB010042 “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio”. Un importante riconoscimento che prevede anche il trasferimento della competenza all’Ente Parco in materia di istruttorie e valutazioni di incidenza (VINCA) per progetti locali.
Un’ulteriore competenza gestionale per l’Ente Parco che certifica l’ottimale qualità delle azioni svolte dall’Ente Parco per la tutela ambientale, la conservazione di habitat e specie prioritarie e la promozione delle bellezze naturalistiche del territorio. A margine dell’Assemblea il Presidente del Parco Raimondo Tilloca ha inoltre informato i componenti della stessa che, a seguito dell’ulteriore finanziamento, pari a 200 mila euro, assegnato attraverso la legge regionale OMNIBUS a favore degli operatori della piccola pesca operanti all’interno della AMP di Capo Caccia – Isola Piana, si è proceduto alla sottoscrizione della convenzione attuativa tra la direzione generale del competente Assessorato regionale in materia di pesca e la direzione del Parco.
Si tratta di un importante passo in avanti che consentirà di coinvolgere i pescatori autorizzati della AMP. I pescatori riceveranno dalla stessa AMP un equo corrispettivo finalizzato a ristorare gli stessi pescatori per i minori ricavi dovuti alla interdizione della pesca nella baia di Porto Conte. Nel complesso sono pertanto tre i progetti che vedranno il pieno coinvolgimento dei pescatori della AMP nel corso del 2023: a) il progetto per il ripopolamento del riccio di mare (finanziato dal MIPAAF e registrato in una precedente variazione di bilancio che prevede un importo a favore dei pescatori locai della AMP pari a circa euro 50.000); b) il progetto piccola pesca finanziato sempre dal MIPAAF (che prevede anch’esso un importo a favore dei pescatori locali della AMP pari a circa euro 50.000); c) l’ulteriore finanziamento, pari a 200 mila euro, assegnato attraverso la legge regionale OMNIBUS e da destinare a favore degli operatori della piccola pesca operanti all’interno della AMP di Capo Caccia – Isola Piana.
“Al di là delle sterili polemiche siamo di fronte ad impegni rispettati e risultati concreti ottenuti nei confronti degli operatori della piccola pesca locale autorizzati ad operare all’interno della nostra Area protetta -sottolineano il Presidente Tilloca ed i componenti il direttivo del Parco Lina Bardino e Adriano Grossi- così come era stato già annunciando nel corso di diversi precedenti incontri con gli stessi operatori; le risorse che potranno essere messe a disposizione dei pescatori nel 2023 per 300 mila euro sono state il frutto della progettazione effettuata dal personale qualificato del Parco e della AMP che è stata riconosciuta valida dalla Regione e dal Ministero competente; le risorse saranno assegnate ai pescatori tramite bandi che fisseranno le regole per poter assegnare agli stessi i corrispettivi per le attività che gli stessi dovranno svolgere: monitoraggi, salvaguardia dei fondali marini, azioni attive per il ripopolamento, raccolta rifiuti marini”.