Parte da Oristano la petizione conto i mafiosi in Sardegna
Dopo la denuncia della scorsa settimana lanciata dall’on. Mauro Pili contro l’arrivo di pericolosi detenuti per mafia nelle carceri sarde, è il momento della raccolta firme per un appello al Capo dello Stato. Si parte da Oristano e proprio nella prima giornata di sottoscrizione sono state raccolte ben 2300 firme. “Un risultato rilevante – afferma Pili – che segna la grande preoccupazione della popolazione rispetto all’arrivo proprio ad Oristano di 125 detenuti capimafia provenienti dal 41 bis. Importante anche la mobilitazione degli amministratori comunali in tutta l’Isola, a decine hanno già sottoscritto l’appello al Capo dello Stato e in molti comuni della Sardegna è stata avviata la sottoscrizione della petizione sarda”.
Secondo l’esponente politico i sardi devono essere sensibilizzati di fronte ad una sciagurata decisione che relegherebbe la Sardegna a vera e propria prigione di Stato. “I sardi – ha detto Pili – non possono e non devono subire una scelta nefasta che mette a rischio la sicurezza sociale della nostra Regione. Oltre 500 mafiosi in Sardegna significa attentare alla sua integrità e al suo futuro”. L’appello è stato sottoscritto dai Presidenti della Provincia di Oristano Massimiliano De Seenen e di Olbia tempio Fedele Sanciu, dal vice Presidente del Consiglio Provinciale di Cagliari Alessandro Sorgia e il Capogruppo del Pdl a Nuoro Pierluigi Saiu, dal Vice sindaco di Macomer Giovanni Biccai, dal sindaco di Cabras Cristiano Carrus, dal vice Presidente del Consiglio Comunale di Sassari Giovanni Fadda. Una petizione sarda al Capo dello Stato, al Ministro della Giustizia e al Presidente della Regione che nei prossimi giorni sarà sottoscritta da decine di migliaia di sardi per chiedere di fermare questo trasferimento di massa di detenuti legati alle cosche e ai clan mafiosi e camorristici in Sardegna.