Partono i tagli alla Camera: stop ad appartamenti di servizio e stretta sulle auto blu
Partono finalmente i primi tagli ai costi della Camera dei deputati. Dopo la rinuncia personale al suo appartamento da parte della Presidente Laura Boldrini, l’ufficio di Presidenza di Montecitorio infatti ha appena deciso nella riunione di questa mattina di rinunciare agli appartamenti di servizio usati dai membri dello stesso ufficio e di dare una disciplina più restrittiva all’uso delle auto blu di servizio. Con questa decisone presa all’unanimità dalla Presidenza della Camera saranno dismessi tutti gli otto appartamenti di servizio di cui tradizionalmente usufruivano il presidente della Camera, i quattro vice presidenti e gli otto questori. A questo punto si dovranno valutare gli altri usi degli appartamenti, la cui manutenzione è a carico della Camera, l’ipotesi più accredita è una restituzione al demanio dello Stato.
Auto blu solo a Roma – Per quanto riguarda le auto blu invece l’ufficio di Presidenza della Camera ha stabilito che le 10 auto di servizio a disposizione di circa 70 persone tra componenti dell’Ufficio di presidenza, presidenti di Commissioni, Giunte e Comitati parlamentari, siano usate solo per tragitti all’interno del Comune di Roma e verso gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e “solo per ragioni di servizio”. Ovviamente l’ufficio si riserva di concedere deroghe motivate per casi eccezionali.
Si studiano i tagli al costo del personale – L’ufficio di presidenza si riunirà nuovamente martedì prossimo per proseguire nell’opera di tagli, soprattutto per quanto riguarda il personale come richiesto oggi dalla Boldrini. Inizialmente si discuterà delle spese del personale di segreteria per chi ha incarichi di alto livello, poi si passerà al trattamento economico dei deputati titolari di incarichi e infine al fondo per le spese di rappresentanza. Solo più avanti si studieranno ipotesi di taglio degli stipendi di tutti i deputati che devono essere approvati dall’Aula.
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