Pastore tedesco muore in nave: accusata la Tirrenia

E’morto da solo, nella traversata sulla Tirrenia sulla tratta Civitavecchia Olbia. Aveva appena 11 mesi, un cucciolone di razza. Un pastore tedesco che stava sbarcando a Olbia con la sua padrona ma non ce l’ha fatta. La Compagnia navale è stata accusata dalla proprietaria del cane, inferocita conto il personale che avrebbe lasciato la gabbia vicino al vano motore. Il cane secondo la sua versione sarebbe morto per asfissia, calore e fumi. Almeno questa è la versione che sta facendo il giro del web; versione contro cui la Tirrenia ha già dato mandato ai suoi avvocati di presentare querela per diffamazione. Perché la Tirrenia, che proprio da quest’anno ha avviato una politica tutta nuova di grande attenzione per gli animali, ricostruisce l’evento in modo del tutto differente. «Tirrenia smentisce in modo categorico di avere causato la morte del cane Rocky a bordo di una delle sue navi nella traversata tra Civitavecchia e Olbia – riporta il comunicato –. Come emerso dalle testimonianze e per stessa ammissione dei proprietari del cane, riportate anche sul giornale di bordo, gli stessi lo avevano lasciato chiuso in un trasportino all’interno della loro auto nel garage della nave, in aggiunta con i vetri chiusi, causando la morte dell’animale. Questa procedura non solo non è ammessa, ma ai proprietari di animali viene più volte comunicato nel corso delle traversate dagli autoparlanti di bordo, di tenere i loro animali con sé o nel canile posizionato su uno dei ponti. Tirrenia si rammarica per quanto accaduto a Rocky, ma non può ritenersi responsabile delle azioni dei proprietari. Anzi, su tutte le navi la compagnia ha creato 10 cabine per i proprietari che vogliono viaggiare con i loro cani. Esiste anche una sorta di canile, è un’area per i cani su un ponte, all’aperto, riparata dal sole. I proprietari possono anche tenere con sé i cani al guinzaglio e a ognuno viene consegnato un kit con un tappetino igienizzato da usare durante le traversate. Difficile ora capire su chi ricadranno le accuse, ma la distrazione e la scarsa attenzione verso l’animale è abominevole e non può passare impunita.

15 Agosto 2013