Patente a punti per regolamentare la movida algherese
Il “caso decibel” non è solo un problema di Alghero. Molte altre città turistiche devono affrontare con la stessa preoccupazione il connubio “divertimento-riposo”, una complicazione che nella stagione turistica diventa uno scoglio sul quale si infrangono le aspettative e i diritti di turisti e locali, modaioli notturni e amanti della tranquillità. L’idea per una “movida” regolamentata e responsabile è stata adottata a Torino e a Firenze, con l’introduzione di una vera patente a punti che i gestori dei locali pubblici hanno deciso di attribuirsi, in accordo con le amministrazioni comunali, per dare un limite all’eccessivo rumore e al degrado di alcune zone particolarmente frequentate nelle ore notturne.
Anche Palermo e Bari e a seguire Roma, Brescia, Catania, Pisa, Udine e Napoli potrebbero presto inserire nei regolamenti comunali lo stesso genere di proposta, un deterrente che vedrebbe i gestori di locali pubblici in prima linea per produrre un importante controllo sul territorio. Chi sbaglia perde punti e chi si comporta in modo rispettoso ne guadagni altrettanti. Ma anche un aumento del bonus iniziale se per un determinato periodo di tempo non si subiscono sanzioni.
Alghero potrebbe in questo modo risolvere il problema del rispetto dei volumi e degli orari consentiti, proponendo l’intrattenimento musicale che andrebbe di pari passo con l’osservanza delle delibere comunali sulla distribuzione di bevande e sulla pulizia all’esterno dei locali. E’ ormai consolidato il fatto che la cooperazione tra amministrazioni ed esercenti può dare vita ad un rapporto fruttuoso, in grado di proporre al turismo estivo eventi di ogni genere e rispetto delle regole, in un’ottica di civiltà che l’estate algherese ha perso di vista.