Patto per la Sardegna: 89,3milioni per bonifiche e salvaguardia zone umide
Lo hanno annunciato oggi il presidente della Regione della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano.
Nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo sono contenuti 89,3milioni di euro destinati alle bonifiche ed alla salvaguardia delle zone umide. Lo hanno annunciato oggi (venerdì), a Villa Devoto, il presidente della Regione della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. «Oggi parliamo di ambiente e in particolare di bonifiche e zone umide, di quanto si potrà fare con questi soldi – ha esordito Pigliaru – Prima la maggior parte delle risorse comprese nel Fondo di Sviluppo e Coesione andava a finanziare infrastrutture necessarie, lasciando pochissimo per altre cose. Ora, con il Patto che richiama i contratti di servizio con Anas e Rfi, lo Stato destina a quelle grandi opere un miliardo e mezzo di fondi aggiuntivi e noi possiamo liberare risorse da utilizzare su altri fronti. Tra questi proprio le bonifiche, che oltre ad essere necessarie per la salute dei cittadini hanno un risvolto economico molto importante». Spano ha rimarcato che «bonifica è la parola chiave della strategia sui beni comuni del nostro Programma regionale di sviluppo e abbiamo insistito molto perché fosse ricompresa anche nel Patto. Stiamo lavorando per la salvaguardia e la sicurezza del territorio e dei cittadini e per costruire ricchezza sostenibile per i sardi – ha affermato l’esponente dell’Esecutivo –. Dopo un decennio abbiamo sbloccato la situazione delle bonifiche attese a Porto Torres e adesso procediamo anche con il Sulcis. Il Patto infatti integra le risorse e ci consente di mettere in campo le attività finalizzate a garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, oltre a prevedere – ha concluso l’assessore – la riconversione di territori pregiati affinché possano finalmente avere il proprio sviluppo economico e produttivo».
La firma del Patto per la Sardegna rende disponibili altri 9,1milioni di euro che si aggiungono ai 10,8milioni di euro di risorse già stanziate derivanti dai fondi ministeriali (Ministero dell’Ambiente per 5,8milioni di euro) e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione Programmazione 2007-2013 (per i restanti 5milioni di euro). La cifra è così ripartita: 4,1milioni per il completamento delle opere di bonifica dello specchio acqueo relativo all’ex arsenale e 5milioni per il completamento delle attività di bonifica delle aree esterne alla Darsena militare. Il Sito di interesse nazionale del Sulcis Iglesiente Guspinese comprende le aree minerarie dismesse più estese e importanti dell’Isola, le aree industriali maggiori, nonché un lungo tratto di aree a mare. Con i risultati del Patto per la Sardegna si potrà contare su 38,7milioni destinati a un intervento triennale per bonificare l’area Montevecchio Ponente.
Le risorse previste nella precedente programmazione del Fondo di sviluppo e coesione, a causa dell’impossibilità di rispettare le tempistiche previste, erano state spostate sull’aera mineraria dismessa di Furtei (28milioni) e sulla progettazione in capo a Igea degli interventi di bonifica, messa in sicurezza e mitigazione del rischio nell’area mineraria di Montevecchio (1,5milioni). È pari a 6,5milioni la cifra per la caratterizzazione e bonifica di 404 discariche comunali dismesse, di cui sono 59 quelle ad alta priorità e 134 quelle a media priorità. La Regione era già intervenuta con 13,5milioni di fondi propri e le operazioni consentiranno la riqualificazione ambientale di vaste aree del territorio regionale.
Con il Patto, arrivano altri 15milioni per la bonifica da amianto. Risorse importanti dopo che la Giunta regionale, lo scorso dicembre, aveva approvato il mancante “Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” ed uno stanziamento di fondi regionali di 20,2milioni nel triennio 2016-2018. Priorità nelle azioni: la sicurezza dei luoghi pubblici. Pari a 20milioni l’importo per la tutela e la valorizzazione delle zone umide dell’Isola ottenuti con il Patto. Saranno utilizzati per gli interventi di salvaguardia valorizzazione di aree sulle quali si sviluppano differenti attività produttive: dalla pesca, all’estrazione del sale, al turismo.