Paura per gli italiani in Egitto. Farnesina: evitate le escursioni
Sono circa 20mila gli italiani che, secondo i dati resi noti dall’unità di crisi della Farnesina, in questo momento si trovano in Egitto per vacanza. Arrivano notizie sempre più preoccupanti sul fronte della guerrriglia urbana. Il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza per la durata di un mese e annunciato un coprifuoco che dovrebbe tenere in casa gli egiziani dalle 19 alle 6. Se a questo si aggiunge che le autorità aeroportuali del Cairo hanno imposto il massimo stato d’emergenza attorno allo scalo (dista da piazza Rabaa, sede degli sgomberi dei manifestanti, solo 20 chilometri) con check point di esercito e polizia lungo tutte le strade di accesso, il panorama sembra solo peggiorare.Sul fronte del mar Rosso pare che la situazione sia più tranquilla ma certamente lo stato di allerta vale su tutto il territorio. Nel sito viaggiareinformati.it ieri è stato pubblicato un avviso dove «si sconsigliano i viaggi nel Paese con destinazioni diverse dai resort situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) e in quelle della costa nord (Marsa Matrouh ed El Alamein)». Sempre sul sito del ministero «si suggerisce fortemente di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche e in particolare nelle città.
A causa della presenza di un quadro di sicurezza altamente precario in Nord Sinai, si sconsigliano viaggi e spostamenti in tale regione». Bandite dunque Il Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia, Port Said, l’Alto Egitto, il delta del Nilo e la penisola del Sinai. In serata poi la Farnesina avverte che si «potrebbero creare disagi » anche «nelle installazioni turistiche».L’economia egiziana sta soffocando e la crisi politica ormai ha decretato la catastrofe. Dopo la crescita del fatturato dei primi sei mesi di quest’anno ora il cedimento è arrivato al 50 % di ribasso, causando una voragine economica vestissima. Ed ora si contano i danni perchè innescandosi fenomeni di guerriglia e di terrore il turismo va in stallo e la recessione sarà ancora più forte. Nel frattempo gli italiani in Egitto tengano sotto mano il cellulare poiché l’Ambasciata d’Italia, in coordinamento con l’Unità di crisi, resta in contatto con i connazionali attraverso l’uso di sms.