‘Pausa Caffè’: una vera e propria bomba ad orologeria
L’argomento merita di essere discusso e allargato a tutti i settori lavorativi dove gli imprenditori devono indubbiamente vedersela con il personale dipendente oltrechè con i sindacati ed i lavoratori, tutti tesi a difendere quello che ormai viene considerato un sacrosanto ‘diritto’.
Una patata abbastanza ‘bollente’ visto e considerato che la tematica ‘aziendale’ non trova riscontri se non verbali, e si barcamena in concessioni o autorizzazioni non codificate che non consentono di gridare allo scandalo. I sindacati intanto battono il terreno della protesta a tutto campo contro le numerosissime regole imposte al personale dipendente.
L’ultima nuova direttiva emanata dal direttore generale dell’Assessorato regionale al Personale obbliga che la pausa (in Regione) non superi i 15 minuti e che, comunque, il tempo perso debba necessariamente essere recuperato. In pratica i dipendenti dovranno obbligatoriamente concordare l’orario temporale entro il quale si potrà uscire nell’arco della mattinata con i direttori generali e ‘strisciare’ il tesserino magnetico per ogni uscita e ogni rientro.