Pdl: “Parco di Porto Conte, Lubrano e Tanchis incompatibili”

Con una lettera, che pubblichiamo integralmente, indirizzata al Governatore Cappellacci e all’assessore regionale all’ambiente Biancareddu, Anton Franco Temussi, Marco Tedde, Gianni Martinelli e Michele Pais segnalano l’incompatibilità dell’ex sindaco Stefano Lubrano e del consigliere Gavino Tanchis come presidente e membro del Consiglio Direttivo del Parco di Porto Conte, chiedendo lo scioglimento dello stesso e la nomina del Commissario Regionale.

Con nota del 24.05.13, protocollata il 31.05.2013 al n. 0029218, il Gruppo consiliare del PDL rappresentò al Signor Responsabile della Prevenzione della Corruzione del Comune di Alghero –cui la presente è indirizzata in copia- la situazione di incompatibilità del Sindaco Stefano Lubrano e del Consigliere Gavino Tanchis, i quali svolgevano rispettivamente le funzioni di Presidente e di membro del Consiglio Direttivo del Parco regionale naturale “Porto Conte”, sulla base del disposto di cui al decreto legislativo n. 39 del 2013, entrato in vigore il 4 maggio corrente anno, che disciplina, tra le altre cose, le incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni.
Poiché ai sensi dell’ art. 15 del D.Lgs. n. 39/2013 sull’applicazione dei divieti doveva vigilare il Responsabile anticorruzione, il Gruppo del PDL, nel suo ruolo istituzionale di sindacato ispettivo, gli chiedeva di contestare con urgenza agli interessati le situazioni di incompatibilità e di segnalare la violazione all’Autorità nazionale anticorruzione, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Corte dei Conti in ossequio alla norma citata. Sul punto era intervenuta anche la Civit che, sciogliendo alcune difficoltà interpretative, con delibera n. 46 del 2103 statuì il principio secondo il quale il regime di incompatibilità si riferiva anche agli incarichi che –come nella fattispecie-erano stati conferiti prima dell’entrata in vigore del decreto (4 maggio 2013) e che in tali casi il Responsabile Anticorruzione avrebbe dovuto contestare l’esistenza o l’insorgenza della situazione di incompatibilità.
A seguito di ciò, con nota prot. 0039952 del 2 agosto 2013 il Responsabile Prevenzione Corruzione invitava il Consigliere Gavino Tanchis ad esercitare entro il termine di gg. 15 la facoltà di opzione in ordine ad uno soltanto degli incarichi ricoperti, invitando l’Assemblea del Parco a prendere atto e a disporre i conseguenziali adempimenti. Non avendo il predetto membro del Consiglio Direttivo del Parco di Porto Conte Tanchis ottemperato nel termine fissato egli è improrogabilmente e definitivamente decaduto dall’incarico in data 17 agosto 2013 ai sensi del disposto di cui all’art. 19 del D.Lgs. n. 39/2013.
Il 21 agosto 2013 è entrata in vigore la L. 98/2013 (in G.U. 20 ago. 2013) che all’art. 29 ter ha previsto l’inapplicabilità delle cause di incompatibilità di cui al D.Lgs. n. 39/2013 agli incarichi conferiti prima della sua entrata in vigore, e cioè prima del 4 maggio 2013.
Sta di fatto, però, che tale novella legislativa, entrata in vigore il 21 agosto 2013, non ha la capacità di incidere sulla già maturata decadenza del membro del Consiglio Direttivo del Parco di Port Conte Tanchis, posto che ex art. 11 Preleggi non ha effetto retroattivo.
Consegue che il Consiglio Direttivo del Parco di Porto Conte dal 17 agosto 2013 è monco ed incompleto. Peraltro, l’integrità dell’organo non può essere ricostituita perché l’Assemblea del Parco che ha competenza in materia, essendo corrispondente al Consiglio Comunale di Alghero sciolto per le contestuali dimissioni della maggioranza dei Consiglieri, è da intendersi anch’essa cessata. Ciò, peraltro, determina anche l’impossibilità per l’Ente Parco di assumere le rilevanti decisioni che rientrano nelle competenze dell’Assemblea predetta. Le logiche e nefaste conseguenze sono l’impossibilità di funzionamento degli organi in argomento e la illegittimità delle delibere che il Consiglio Direttivo sta assumendo, cosa che rischia di comportare gravissimi danni a carico dell’Ente Parco e della comunità Algherese.
Alla luce di quanto sopra chiediamo espressamente che il Signor Presidente della Regione Autonoma Sardegna e il Signor Assessore all’Ambiente, ciascuno per quanto di propria competenza, sciolgano con la consentita urgenza e, comunque, in tempi brevissimi il Consiglio Direttivo del Parco di Porto Conte, in quanto impossibilitato ad amministrare il Parco e non più ricostituibile nella sua integrità anche in virtù dello scioglimento della sua assemblea. Chiediamo, inoltre, che col medesimo provvedimento venga nominato un Commissario Regionale che amministri l’Ente Parco fino alla nomina della prossima Assemblea e del Consiglio Direttivo.

Distinti saluti

Anton Franco Temussi
Marco Tedde
Gianni Martinelli
Michele Pais

17 Novembre 2013