Pecorino taroccato, Falchi: «Regione in campo per ogni possible azione di contrasto»
L’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi commenta la notizia del sequestro di una partita di formaggio pecorino di provenienza rumena e diretta nell’Isola.
«I fenomeni di contraffazione alimentare stanno diventando sempre più pericolosi, soprattutto quando colpiscono prodotti che fanno della loro specificità l’elemento di maggior valore. Il nostro compito è quello di dare ogni possibile supporto a chi sorveglia sull’autenticità e la bontà delle produzioni, perché mettano in campo la più forte azione di contrasto». Lo dice l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi a commento della notizia del sequestro di una partita di formaggio pecorino di provenienza rumena e diretta nell’Isola. Nei giorni scorsi, infatti, la Polizia Stradale di Pistoia, ha bloccato durante un controllo sulla A11, 4mila forme di pecorino, per un valore superiore ai 300mila euro.
«La contraffazione infatti indebolisce i nostri produttori ed episodi come questo ci preoccupano soprattutto in un momento come quello attuale, in cui il prezzo del latte è minacciato da fenomeni di varia natura, difficilmente prevedibili – continua l’esponente della Giunta -. I nostri sforzi come Regione in questi mesi sono stati volti a favorire la nascita dell’organismo inter professionale del comparto ovino, che potrà essere il miglior scudo per produttori e trasformatori in situazioni di questo genere».
Conclude Falchi: «Per impedire che le nostre produzioni tipiche possano essere danneggiate da imitazioni ‘taroccate’, dobbiamo proseguire nella tutela e salvaguardia dei nostri punti di forza agroalimentari, rafforzando ancora di più il legame tra prodotto e territorio e vanificando così qualsiasi tentativo di contraffare sapori e caratteristiche inimitabili».