Per eradicare la peste suina è necessario regolarizzare i capi non censiti

Cresce la consapevolezza degli allevatori suinicoli sardi per la regolarizzazione dei capi ancora non censiti, presupposto fondamentale per l’eradicazione della peste suina africana e per accedere a eventuali benefici finanziari. Il dato è emerso oggi a Cagliari nel corso di una riunione tra Regione (assessorati Sanità e Agricoltura), una delegazione di allevatori di Ogliastra e Barbagia e agenzia Agris, convocata dal commissario per l’emergenza Psa Gilberto Murgia, su mandato del presidente della Regione Ugo Cappellacci. Durante l’incontro i produttori hanno confermato che in questi territori si sta facendo largo la volontà di regolarizzare i capi ancora non anagrafati, anche se resta il timore di possibili sanzioni.

Il commissario Murgia, raccogliendo le loro preoccupazioni, si è impegnato a verificare la fattibilità delle richieste sia con la Regione che con il ministero della Salute. Alla riunione è stata ribadita la disponibilità dell’assessorato dell’Agricoltura a lavorare sull’estensione di una misura ad hoc sul benessere degli animali, simile a quella che già oggi esiste per il comparto ovi-caprino. Sul fronte della lotta al virus, i rappresentanti di Agris hanno poi sottolineato che l’agenzia regionale per la ricerca in agricoltura ha predisposto un piano per la riproduzione in laboratorio, utile a minimizzare il contagio e la diffusione del virus della peste suina, visto che con questo metodo non verrebbero portati i verri (i maiali maschi) da un’azienda all’altra. Una nuova riunione si terrà nei prossimi giorni in Ogliastra, alla quale parteciperà anche la Asl di Lanusei con la quale si discuterà anche un percorso condiviso per la regolarizzazione.

13 Giugno 2013