Attentato dinamitardo di Nuoro: dopo un mese arrestati due giovanotti
Dopo un mese di indagini serrate relative all’attentato avvenuto nel centro storico di Nuoro contro il Presidente dell’Ordine Forense , avvocato Priamo Siotto, nella giornata di sabato sono stati arrestati e condotti in carcere A. C. 29 enne, commerciante, e l’operaio G.M. Di anni 33, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Nella notte del 20/21 aprile intorno alle 3.30 a pochi passi dal Corso Garibaldi un ordigno artigianale con detonatore e miccia a lenta combustione aveva distrutto l’Honda Clio intestata alla moglie del Presidente degli avvocati nuoresi con ingenti danni alle abitazioni vicine.
Le indagini della Squadra Mobile protrattesi per oltre un mese sono state concluse dopo la certosina ricerca di possibili riprese e conseguente visione dei filmati di oltre trenta telecamere di esercizi commerciali, scuole, luoghi pubblici e privati dotati di sofisticati sistemi di videosorveglianza : numerose decine di ore di filmati hanno consentito alle forze di Polizia Scientifica e della Sezione Reati contro il patrimonio la ricostruzione degli spostamenti dei soggetti dei soggetti in giro da circa un’ora prima dell’attentato a circa un’ora dopo. Partendo dal luogo dell’attentato si è proceduto a visionare i filmati su ipotetici percorsi di arrivo e vie di fuga degli attentatori.
Un’attenta visione dei filmati ha consentito di individuare due soggetti mentre portano il pacco-ordigno sul posto e mentre si allontanano precipitosamente. Non solo: i due sono stati successivamente ripresi a passeggio per le vie del centro in contemporanea all’intervento delle forze dell’ordine nel luogo dell’attentato. Al di là dell’accaduto le forze investigative hanno cercato di ipotizzate le possibili motivazioni dell’atto dinamitardo intimidatorio. Le indagini sui due personaggi sono andate indietro nel tempo, risalendo al 2005 allorché A.C. venne denunciato assieme ad un suo cugino 31 enne, pregiudicato, per insulti, minacce e violenze contro la pattuglia di poliziotti in servizio di controllo. Per la circostanza un collaboratore dello Studio Siotto aveva assunto la difesa di due poliziotti della pattuglia.