Per l’ex mercato civico una gestione innovativa
A Palazzo Ducale una riunione per parlare di investimenti integrati territoriali.
Sassari 23 gennaio 2016 – L’idea è quella di un mercato come polo civico del gusto, delle arti e dei mestieri manuali, uno spazio che consenta la promozione dell’eno-gastronomia di qualità, con degustazioni e “vetrine” anche a carattere temporaneo e tematico. Quella grande piazza sotto la pensilina liberty, tra via Mercato e viale Umberto, potrebbe diventare un luogo espositivo dell’artigianato artistico e, al tempo stesso, anche un punto per l’aggregazione culturale e sociale. Insomma, la sua nuova vita potrebbe essere quella di una struttura articolata, capace di attrarre differenti popolazioni e rivolgersi a diversi target, con funzioni commerciali, artigianali e di servizio, capace di sviluppare una polarità per cittadini e turisti.
È l’idea di progetto dell’ex mercato civico emersa durante gli incontri svolti a dicembre e che avevano come tema centrale il riuso e la gestione della struttura di viale Umberto. Ieri mattina, nella sala consiliare di Palazzo Ducale, si è svolto l’ultimo appuntamento organizzato dall’amministrazione comunale cittadina, in collaborazione con la Regione Sardegna e Bic Sardegna, che ha permesso di illustrare le azioni dell’Iti, gli interventi territoriali integrati, all’interno delle quali è inserita proprio “la rigenerazione sostenibile del vecchio mercato civico”. In sala consiliare, a dare il loro contributo, anche i rappresentanti del Tavolo delle attività produttive.
Adesso dall’idea di quello che l’area potrà diventare, l’obiettivo è passare al suo sviluppo e alla gestione del sito che dovrà essere orientata a un’offerta commerciale innovativa, con la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici e artigianali regionali. Quindi ancora dovrà andare nel verso del sostegno allo sviluppo economico, valorizzando le sinergie tra mercato e territorio, a tutti i livelli e promuovere iniziative di carattere culturale e aggregativo, anche con il coinvolgimento di associazioni e soggetti radicati nel quartiere.
E quello di ieri si è tradotto in «un incontro propedeutico alla fase operativa dell’Iti», come lo ha definito l’assessore alle Attività produttive Gianni Carbini, che adesso deve entrare nel vivo. Perché gli Iti «sono una assoluta novità nel panorama della programmazione regionale – ha detto Gianluca Cadeddu, direttore generale del Centro regionale di programmazione – siamo tra i primi in Italia e la nostra responsabilità è grande. Ci muoviamo su terreni inesplorati con la possibilità di fare di Sassari un modello per le altre realtà».
«Una vera e propria opportunità innovativa», ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Ottavio Sanna, con risultati che devono tendere a focalizzare l’attenzione sulla crescita occupazionale, culturale e sociale e della fiducia del cittadino. E in questa ottica i modelli potrebbero essere quelli dei mercati di Firenze, di Ravenna o di Milano. Ma l’amministrazione comunale, per il centro stoico si sta muovendo anche con altri progetti tesi a valorizzare l’intera area.
«L’intervento integrato territoriale pensato per Sassari – ha commentato il sindaco Nicola Sanna – si caratterizza in sei azioni attraverso le quali si sviluppano gli interventi, materiali e immateriali, che avranno il loro fulcro nell’area del centro storico cittadino, tra i quartieri di San Donato, Sant’Apollinare e la valle del Rosello. È proprio qui nasce l’azione che mira alla rigenerazione dell’ex mercato civico per il quale, da questo momento, si dovrà lavorare per la realizzazione di un bando di gestione». Un percorso che passi attraverso due fasi, una di manifestazione di interesse e una di co-progettazione non competitiva che veda la partecipazione dei potenziali investitori che poi parteciperanno al bando per la gestione del vecchio mercato.
Alla riunione hanno partecipato anche l’assessora alle Politiche giovanili Maria Vittoria Casu, la dirigente del settore Lavori pubblici Marge Cannas, la dirigente del settore Servizi al cittadino e alle imprese Chiara Salis e il dirigente del settore Coesione sociale e pari opportunità Mario Mura.