«Per questi 7 anni non cambiare, stessa ditta stessa…ronya»
Nel nuovo appalto della nettezza urbana grazie ad un sistema di scatole cinesi rientrerà dalla finestra la società che sta per uscire dalla porta.
Il più imponente dei problemi che Alghero attraversa da tempo è l’igiene urbana. Una città splendida ma, a detta di tutti, troppo sporca.
Responsabilità, certo, degli incivili ma anche e soprattutto dalle carenze ripetute da parte dell’azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana in città, l’Aimeri Ambiente.
Ritardi nel pagamento degli stipendi, mezzi vecchi e malconci, assenza del vestiario e dell’attrezzatura per gli operatori, mancato rispetto del capitolato (l’accordo tra Comune e azienda ndr) sono solo alcune delle criticità vissute a livello locale dall’Aimeri. Difficoltà che hanno prodotto più volte cumuli di rifiuti per le strade, numerose segnalazioni da parte degli operatori turistici operanti in città ma anche multe su multe dopo le quali, però nulla è cambiato. Al contrario, dopo è arrivata l’ennesima proroga firmata dall’amministrazione Bruno, anzi le proroghe. E allora via con le riunioni, le task force, i faccia a faccia, i braccio di ferro sempre accompagnati dai soliti comunicati stampa. Sempre in attesa del miracolo, la chiusura dell’iter amministrativo del bando per l’aggiudicazione del nuovo servizio, con un nuovo capitolato e una nuova ditta. Ed eccolo arrivare finalmente quel fatidico giorno.
Ieri l’assessore all’ambiente Raimondo Cacciotto comunica alla città che sta per iniziare una “nuova era”(LEGGI), un nuovo corso che durerà 7 anni e che avrà un costo per la cittadinanza di 8.321.000 euro annui. Un futuro prossimo fatto di punti di raccolta, mezzi nuovi, oasi ecologiche, ma soprattutto gestito da una nuova azienda, l’Ambiente 2.0.
Una nuova ditta è quello che i cittadini onesti e attenti ai propri doveri civici aspettano con ansia da anni.
Ma per loro la doccia fredda arriva subito, prima della rivoluzione ambientale, perché a ben guardare dell’Ambiente 2.0 si trovano pochissime notizie e, sorpresa, tutte riconducili all’Aimeri Ambiente. Si, esattamente lei, la stessa azienda che fino ad ora ha gestito l’appalto dei rifiuti e che tutti, maggioranza e opposizione erano pronti a cacciare.
L’Ambiente 2.0 è dunque parte dello stesso gruppo dell’Aimeri Ambiente, gruppo del quale la stessa Aimeri è azionista di minoranza. Alla fine grazie ad un sistema di scatole cinesi rientrerà dalla finestra la società che sta per uscire dalla porta.
Intanto Forza Italia, il partito che nel 2007 aggiudicò, con un capitolato palesemente insufficiente, l’appalto alla Manutencoop poi acquistata dall’Aimeri, oggi attacca l’amministrazione Bruno sui media (LEGGI) e a Sant’Anna stanno già preparando il comunicato stampa di replica.
Ma, inutili schermaglie politiche a parte, il problema continua ad essere dei cittadini, perché è, purtroppo noto che ad Alghero “chi te la ronya se la gratti”.