Perdite d’acqua lungo la pista ciclabile, la denuncia del Wwf
L'associazione porta alla luce il problema delle continue d’acqua lungo la pista ciclabile dell’Arenosu tra Fertilia e il Nuraghe Palmavera.
Il Wwf negli ultimi tre anni ha versato inutilmente inchiostro per denunciare lo scandalo delle fiumane di perdite d’acqua lungo la pista ciclabile dell’Arenosu tra Fertilia e il Nuraghe Palmavera. Tutto è stato inutile nonostante il trascorrere del tempo, l’avvicendamento degli amministratori pubblici e il passaggio gestionale della pineta al Parco regionale di Porto Conte.
Il Wwf, nel corso degli anni, ha condotto il sistematico monitoraggio delle perdite idriche lungo la pista ciclabile che si sviluppa – tra la SS 127 bis e la pineta dell’Arenosu – per circa 3 km. Esso ha portato al rilevamento di svariate perdite idriche, e di altrettanti interventi tecnici di riparazione. Purtroppo, anche in questi giorni se ne registrano di nuove e, viste le toppe distribuite sui circa 3 km di pista ciclabile, da un semplice calcolo emerge una media di un intervento di riparazione ogni 60 metri circa di pista. Anche questo dato rende evidente che la condotta idrica va completamente sostituita.
Visto lo stato attuale, domandiamo: l’acqua trasportata nella condotta idrica è per uso irriguo o potabile? E se fosse per uso civile quali sarebbero le caratteristiche chimiche-fisiche e microbiologiche dell’acqua quando giungesse al consumatore finale?
Lo stato disastroso della pista ciclabile è un invito al motocross più che alle passeggiate in bicicletta e può essere definito in solo modo: trappola pericolosissima per i ciclisti, che necessita di interventi di messa in sicurezza. Anche in questo caso più delle parole parlano le immagini.
Il Wwf, in considerazione del fatto che la pista ciclabile è il primo biglietto da visita del Parco regionale di Porto Conte, ritiene che quest’ultimo debba indire una conferenza di servizi tra i vari enti interessati e/o competenti per individuare soluzioni definitive a questa situazione impresentabile e inaccettabile per una Città e un Parco regionale che fanno della sostenibilità ambientale un cardine fondamentale delle proprie azioni.
Il Wwf sin da ora annuncia che fra 30 giorni inoltrerà richiesta di informazioni ambientali ai sensi del Dlgs 195/2005 per verificare quali atti amministravi siano stati posti in essere e renderli di dominio pubblico.