Pesca: botta e risposta su concessioni
Si infiammano gli animi tra l’Assessore all’agricoltura Oscar Cherchi e l’Onorevole Gian Valerio Sanna sull’annoso problema delle concessioni di pesca e le relative scadenze. “La questione delle autorizzazioni di pesca negli stagni, fra i quali anche quello di Cabras, è complicata, e l’onorevole Gianvalerio Sanna dovrebbe ricordarlo molto bene, proprio perché la scadenza delle concessioni risale al periodo della Giunta di cui lui faceva parte e che deliberò una proroga per quelle appena scadute invece di fare i nuovi bandi’. Così l’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi risponde alla domanda di chiarimenti che l’onorevole Sanna ha rivolto alla Regione e allo stesso assessorato competente in materia di pesca. ‘La conseguenza fu, – aggiunge l’assessore – che a seguito di un ricorso del 2011 il Tribunale Amministrativo Regionale dichiarò illegittima quella proroga, costringendo il mio assessorato a studiare una procedura d’urgenza per rimediare ed evitare che lo stallo sulla gestione degli stagni generasse una contesa fra chi, a vario titolo, chiedeva di poter esercitare la pesca, e non solo nella laguna di Cabras.
“Ho quindi portato in Consiglio Regionale una proposta di legge che l’aula ha votato per impedire che la situazione di incertezza si prolungasse, e ho stilato il calendario per la predisposizione dei bandi”. Arriva puntuale dopo queste affermazioni a mezzo stampa la risposta dell’Onorevole Sanna che controbatte sinteticamente in un comunicato: “Circa il richiamo da lui fatto alla precedente legislatura, alla quale addossa responsabilità di mancate riforme, non ho molto da aggiungere, da momento che sono gli stessi pescatori di Cabras a riconoscere che l’unico che ha cercato di porre rimedio al caos che vigeva e vige nello stagno di Cabras è stato Soru e la sua Giunta, che poi non ha avuto il tempo materiale per varare il bando e la riforma del modello gestionale. Ma ora se Cherchi pensa che basti invocare il passato per rassicurare la rabbia dei pescatori di Cabras, faccia pure con comodo, io non lo disturbo più.”