Pescavano ricci in area protetta: 4600 euro di sanzioni per tre persone
I responsabili, non annoverabili tra i pescatori autorizzati al prelievo della specie ittica, sono stati tutti deferiti alla locale Procura della Repubblica
Nel corso della mattina del 14 aprile, militari della Guardia Costiera di Alghero e personale della locale Compagnia Barracellare, in attività di pattugliamento terrestre lungo il litorale dell’Area Marina Protetta “Capo Caccia – Isola Piana”, hanno rilevato due pescatori di frodo intenti nell’attività di prelievo subacqueo di ricci di mare. I trasgressori, coadiuvati da un terzo soggetto che li assisteva sia per verificare l’assenza di controlli nel territorio circostante e sia nelle operazioni di carico del prodotto illecitamente prelevato all’interno del vano posteriore della
propria autovettura, sono stati sorpresi dopo aver sottratto al mare circa 1000 esemplari del pregiato e richiesto echinoderma.
I responsabili, non annoverabili tra i pescatori autorizzati al prelievo della specie ittica, sono stati tutti deferiti alla locale Procura della Repubblica in quanto impegnati, a vario titolo, nella condotta penalmente rilevante descritta all’interno di un’area marittima di assoluto pregio, istituita e regolamentata allo scopo di salvaguardarne l’equilibrio e le peculiarità ambientali; è stato pertanto effettuato il sequestro del prodotto prelevato e delle attrezzature da pesca utilizzate per commettere l’illecito.
Oltre ai risvolti di carattere penale, la condotta messa in atto ha portato all’elevazione di diverse sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di circa 4600 euro, previste sia dalle norme in materia di pesca e sia da quelle afferenti alle misure di contenimento del virus Covid-19 vigenti all’interno dei territori rientranti nella “zona rossa”. Il prodotto ittico, rinvenuto allo stato vitale, è stato immediatamente restituito al mare.
Nella foto: immagine d’archivio