Pestaggio disabile, spunta un nuovo video
L'avvocato del 27enne sassarese denunciato per la brutale aggressione di domenica 10 luglio annuncia di avere in mano un nuovo video. Si tratta di un filmato completo che smentirebbe la ricostruzione della famiglia del ragazzo di Olbia affetto da disabilità psichica.
Il legale del 27enne sassarese denunciato per la brutale aggressione a L.I., disabile di 37 anni di Olbia picchiato selvaggiamente all’alba di domenica 10 luglio all’esterno della discoteca La Luna di San Teodoro (LEGGI), pestaggio filmato con un telefonino e fatto girare sui social, annuncia di avere in mano un video completo che smentisce la ricostruzione fatta dai familiari della vittima. La registrazione verrà consegnata nelle prossime ore agli inquirenti che indagano sulla vicenda.
«Tutto è iniziato molte ore prima di quelle immagini», ha detto all’Ansa l’avvocato di B.A.A., che ora chiede per il suo assistito e la sua famiglia che «venga stabilita una responsabilità lineare e obiettiva rispetto a quanto accaduto e che le indagini non vengano condizionate dal clamore che, giustamente, una parte del video ha suscitato mediaticamente». L’avvocato racconta come un anno fa i due si siano conosciuti, proprio in una discoteca, e da lì abbiano iniziato a sentirsi telefonicamente sino a qualche settimana fa, «quando il mio assistito – ricostruisce il legale – ha contattato L.I. per invitarlo alla sua festa di compleanno che avrebbe dovuto festeggiare nella discoteca Ambra Night di San Teodoro».
L’avvocato racconta poi di come con un gruppo di amici sia passato a prenderlo a Olbia e poi siano andati a San Teodoro. «All’Ambra – dice ancora il legale del 27enne – sono iniziati i problemi, perchè L.I. ha importunato delle ragazze che ballavano in pista. Da qui la decisione di cambiare locale prima di essere allontanati dalla sicurezza, nonostante B. avesse pagato e organizzato la festa lì. L.I., per farsi perdonare, ha proposto al mio assistito di farli entrare alla Luna, dove si vantava di avere delle conoscenze. Giunti nell’altra discoteca di san Teodoro, però, tutto il gruppo è entrato, tranne L.I., bloccato dalla security perchè conosciuto come persona problematica».
«A quel punto L.I. ha iniziato a tartassare B.A. di telefonate minacciose, costringendolo ad uscire. Nel piazzale del locale, intanto, L.I., che vantava di essere un campione di boxe e arti marziali, è venuto alle mani con un giovane che gli chiedeva conto della sua agitazione. Quando poi è arrivato B., se l’è presa con lui e se ne sono date di santa ragione».
«Tutto è stato filmato con un telefonino – precisa l’avvocato – anche le fasi precedenti al pestaggio di L.I., compresa la mezza rissa che ha preceduto l’intervento di B.. Noi abbiamo la registrazione completa che documenta tutte le fasi di questa vicenda e fornisce una versione diversa di quanto denunciato dalla famiglia di L.I.. Ora consegneremo il filmato agli inquirenti. La domanda che io mi faccio è una: è corretto che un ragazzo disabile, di cui nessuno però quella sera conosceva la disabilità, giri da solo sino all’alba nelle discoteche fuori dalla sua città, creando problemi nei locali, tanto da esserne allontanato perchè persona poco gradita?. Il mio assistito ha sbagliato – ammette il legale – e sin dalla mattina del 10 luglio ha chiesto scusa con un sms a L.I., ma lui gli ha risposto minacciandolo di morte. Saranno ora gli inquirenti a fare chiarezza su quanto accaduto».