Collaborazione tra UE, Regione e Ministero della salute per debellare la peste suina
Si rafforzano sinergia e collaborazione tra Commissione europea, Regione e ministero della Salute per arrivare in tempi brevi all’eradicazione della peste suina africana dalla Sardegna, presente sull’Isola dal 1978. Per tutta la giornata i rappresentanti dell’organismo comunitario e del dicastero hanno partecipato ai vari incontri voluti dalla Giunta e in particolare dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, per arrivare a una stretta definitiva con l’obiettivo di rilanciare la fliera suinicola debellando una volta per tutte una piaga che sta mettendo in ginocchio il comparto e il suo indotto.
Al vertice, tenutosi a Cagliari, hanno preso parte il commissario delegato per l’emergenza, il generale Gilberto Murgia, gli assessori della Sanità, Simona De Francisci, dell’Industria, Alessandra Zedda, dell’Ambiente, Giorgio Oppi, e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, i rappresentanti del Comitato per la nutrizione e per la sicurezza degli alimenti della Commissione, presieduta da Alberto Laddomada, e del Dipartimento della sanità pubblica veterinaria del ministero, del Servizio prevenzione dell’assessorato della Sanità, il direttore dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna, Antonello Usai, le organizzazioni dell’agricoltura, i direttori generali e i Servizi veterinari delle Asl e dell’Anci.
Emergenza da risolvere subito. Commissione e ministero, ricordando il temporaneo stop al blocco dell’export dei prodotti sardi, hanno ribadito a tutti gli attori l’urgenza di risolvere l’emergenza al più presto, anche perché la presenza della peste suina africana nella nostra Isola mette a rischio l’intero comparto suinicolo europeo, peraltro ultimamente cresciuto nelle esportazioni verso Paesi extra Ue come Russia, Cina e Giappone.
Supporto UE anche finanziario. I rappresentanti di Bruxelles e Roma hanno apprezzato la nomina del commissario Murgia, di un tavolo interassessoriale e hanno dato atto alla Regione di aver messo in campo, negli ultimi mesi, una serie di attività per contrastare i pascoli abusivi, il controllo del brado, l’anagrafe dei capi, la sospensione degli indennizzi alle aziende interessate al fenomeno. Commissione e ministero hanno comunque garantito il loro supporto, che potrà essere anche finanziario per assicurare una maggiore incisività del piano di eradicazione messo a punto dalla Sardegna e che sta recependo le osservazioni avanzate dall’organismo comunitario e dal dicastero romano.
Per i prossimi mesi (forse già a gennaio 2013) è in programma nell’Isola anche un’ispezione del Food and Veterinary Office dell’Ue, mentre mensilmente sarà inviato a Roma e Bruxelles un report sui risultati ottenuti sul fronte della lotta alla Psa. L’ispezione sarà decisiva perché sulla base di quanto emergerà si decideranno le sorti del comparto suinicolo sardo. Il commissario delegato Murgia (convinto che ormai questo non sia più solo un problema sanitario ma socio-economico e di controllo del territorio) e gli assessori, hanno da parte loro illustrato, ognuno per le proprie competenze, tutti gli interventi messi in campo in questi ultimi mesi, sul fronte agro-sanitario e dell’agro-industria, attraverso strumenti di supporto al credito e di innovazione tecnologica per le aziende. Sul fronte sanitario in particolare, entro il 31 dicembre saranno controllate tutte le circa 14 mila aziende suinicole (a oggi ne sono già state controllate 5424), estendendo le verifiche anche a salumifici e macelli.
Organizzazioni agricole, imprese e Anci: nel pomeriggio al tavolo Regione-Commissione Ue-ministero hanno preso parte anche i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo, delle imprese agro-industriali e dell’Anci, ai quali è stato ribadito come questa sia l’ultima occasione utile per l’Isola di risolvere l’emergenza della peste suina africana.