Peste Suina: De Francisci replica alla Cia
“Un Piano approvato dal Ministero e dalla Commissione europea; lotta senza quartiere al pascolo clandestino (e la stampa ogni giorno dà notizie di sequestri di capi abusivi); intensificazione dei controlli nei macelli e nei salumifici; monitoraggio mensile da parte delle Asl e iscrizione nella banca dati nazionale delle aziende suinicole: mai come in questi ultimi mesi la Regione ha dispiegato forze, assessorati e istituzioni (convincendo l’Ue a darci fiducia e rinviare il blocco totale dell’export) per debellare la piaga della peste suina africana che sta mettendo in ginocchio la suinicoltura in Sardegna. Stupisce dunque che i vertici regionali della Cia contestino solo a mezzo stampa, e in ritardo, il Piano di eradicazione della peste suina. Soltanto critiche e nessuna proposta concreta”. È la replica dell’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, alla nota della Cia (Confederazione italiana agricoltori).
“All’incontro della settimana scorsa – ricorda l’Assessore – la Cia regionale non ha obiettato alcunché sul Piano di eradicazione, avanzando rilievi solamente sul problema dei suini clandestini. Piuttosto che confrontarsi venerdì con tutti gli attori interessati ha invece preferito inviare oggi un comunicato con cui tra l’altro l’associazione mostra di non conoscere il Piano stesso.
Ricordo infine ai vertici sardi della Cia che se, come denunciano, il protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi è “disatteso” (cosa peraltro non vera) anche il suo contributo di sensibilizzazione nei confronti delle aziende, previsto in un articolo del testo, evidentemente non è stato efficace. La peste suina africana, a oltre 30 anni dalla sua comparsa in Sardegna, si sconfigge con il contributo di tutti e non con comunicati a scoppio ritardato che tutto criticano e niente propongono”.