Peste suina: intensificati i controlli contro gli allevamenti abusivi
Si intensificano i controlli e i blitz in tutta la Sardegna contro gli allevamenti suini abusivi e clandestini, in attuazione delle diverse misure che la Regione ha messo in campo per contrastare la peste suina africana. Il tutto per arrivare a gennaio con risultati che possano convincere la Commissione Ue, quando tornerà per il suo “audit” nell’Isola, a togliere ogni blocco che danneggia il comparto suinicolo. È quanto emerso nel pomeriggio a Cagliari durante il confronto tra Regione e associazioni agricole (Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri) e delle imprese (Confindustria) per fare il punto sull’attuazione del piano straordinario sulla peste suina africana. Erano presenti l’assessore della Sanità Simona De Francisci, il commissario delegato per l’emergenza Gilberto Murgia (l’Agricoltura, assente per motivi istituzionali l’assessore Cherchi, era rappresentata dal funzionario che segue la tematica) e i vertici delle organizzazioni.
DDL presto in Giunta. E presto alla Giunta regionale sarà portata in discussione una delibera (degli assessorati della Sanità, dell’Agricoltura e della Programmazione) con il disegno di legge urgente che stanzia 6 milioni di euro per finanziare i recinti e controllare così il fenomeno del pascolo clandestino dei suini. Il disegno di legge consentirà alla Regione, grazie a un fondo specifico, di finanziare, a favore dei Comuni interessati, la realizzazione di apposite aree recintate per incentivare l’allevamento semibrado dei suini e contrastare così il pascolo brado combattendo la peste africana e prevenire la trichinellosi.
Proseguono intanto tutte quelle azioni nei confronti delle le aziende suinicole (controllo clinico, anagrafico, sierologico e riscontro dei requisiti di biosicurezza e benessere animale) messe in campo già dai mesi scorsi contro la Psa: “Sul fronte dei controlli – ha spiegato con soddisfazione l’assessore De Francisci – tutte le Asl stanno inviando i report periodici sugli interventi attuati e ciò consente un monitoraggio aggiornato sul fenomeno. Registriamo anche una sensibilità e un coinvolgimento diversi dei territori e delle comunità, primi soggetti a subire le conseguenze del fenomeno Psa ma anche i primi a poter intervenire perché la peste potrà essere sconfitta con il contributo di tutti gli attori interessati. Solo così si potrà rilanciare il comparto e valorizzare le nostre produzioni”.Il generale Murgia ha poi fatto il punto sul lavoro di forze dell’ordine, Corpo forestale ed Ente foreste che ultimamente stanno contrastando in maniera ancora più incisiva il pascolo clandestino. Sul fronte della sensibilizzazione, importante anche l’opera dei sindaci di territori ad alto rischio (specie nel Nuorese, in Ogliastra).
Aiuti alle aziende. Nel corso dell’incontro sono state ricordate le due recenti delibere approvate dalla Giunta nel settembre scorso da oltre 7 milioni di euro che prevedono aiuti economici alle imprese suinicole sarde danneggiate dalla Psa nel biennio 2011-2012.
Il controllo dell’UE. Il piano di eradicazione, ha confermato la Regione, procede a tappe forzate, anche perché la Commissione Ue, come annunciato a settembre a Cagliari, tornerà a gennaio in Sardegna per valutare i risultati raggiunti sul fronte della lotta alla Psa, pena la chiusura totale del comparto.