Pigliaru ai manifestanti Coldiretti: «Siamo attenti al mondo delle campagne» (VIDEO)
Il Presidente Francesco Pigliaru ha incontrato i manifestanti della Coldiretti al 21° Km della Strada Statale 131, presso Monastir.
“L’agricoltura è una priorità per la nostra Giunta. Siamo ben consapevoli che è la principale guida per lo sviluppo della nostra regione ed è una chiave fondamentale per l’uscita della Sardegna dalla crisi”. Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha iniziato il suo intervento incontrando questa mattina a Monastir i manifestanti della Coldiretti riuniti all’altezza del km 21 della Statale 131.
Il presidente Pigliaru ha toccato tutti i temi alla base della protesta, a partire dalla sburocratizzazione e dalla complessità della macchina amministrativa: “Non si può pretendere di risolvere problemi decennali nel giro di qualche mese. Oggi abbiamo presentato il primo disegno di legge sulla semplificazione. La prima legge antiburocrazia che questa Regione abbia mai scritto. A tal proposito invito il mondo dell’agricoltura a segnalare gli impedimenti burocratici più frequenti e noi ci impegniamo a trovare delle soluzioni, se sono di nostra competenza, o di sollecitarne la soluzione a Roma se di competenza dello Stato”.
Pigliaru ha affrontato le questioni del credito per le aziende, per cui è in corso una convenzione con la Sfirs per l’avvio degli strumenti dedicati ai problemi delle aziende agricole. La convenzione è stata scritta ed è all’attenzione del Centro regionale di programmazione. Si è passati poi alle domande in anomalia legate al refresh sull’uso dei suoli per fini agricoli operato dall’Unione europea, su cui la Regione Sardegna ha fatto riconoscere da quest’anno in poi la tipicità del pascolo tradizionale che prevede l’eleggibilità a pagamento del 50% delle aree non riconosciute in precedenza. Una tipicità che, per il presidente Pigliaru, Agea dovrebbe riconoscere anche per gli anni pregressi. Sui rapporti tra l’Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura e l’Argea (l’agenzia regionale), Pigliaru si è impegnato affinché si rinegozi la delega tra i due enti, soprattutto nella gestione delle domande relative al Piano di sviluppo rurale.
“Ho appreso che il sistema di gestione dei pagamenti agricoli della Regione Sardegna funziona male – ha detto Pigliaru – ma abbiamo anche un sistema nazionale che dà con il contagocce nuove norme, informazioni e codici che rallentano l’erogazione dei finanziamenti. Il sistema regionale non va assolutamente bene, è lentissimo e per questo parleremo con SardegnaIT affinché da gennaio 2016 tutto funzioni. E se non avremo una società in house che sa fare bene questa cosa, andremo da qualche altra parte”. Pigliaru si è quindi impegnato a portare sul tavolo del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, i problemi che derivano dai ritardi nei pagamenti sulle domande di aiuto della Pac e delle difficoltà di gestione delle pratiche agricole tramite i sistemi informatici di Agea.
L’appuntamento è fissato a Roma per il prossimo 24 giugno. “Per aumentare la capacità di rendere appetibili i nostri prodotti agricoli o agrolimentari, dobbiamo creare valore da vendere nel mondo – ha osservato Pigliaru –. L’Expo di Milano ci racconta che nel mondo sta crescendo la richiesta di cibo e prodotti di qualità, che arrivano da territori di qualità. Questi sono i temi su cui vorrei che lavorassimo tutti insieme”. Il presidente della Giunta ha poi ribadito che per vendere il brand Sardegna all’estero bisogna innanzitutto lavorare con serenità, una serenità che si raggiunge risolvendo i problemi accumulati negli anni.
Il presidente della Regione ha confermato la disponibilità della Giunta a spendere le risorse del vecchio Psr, relativo al 2007-2013, per non restituirle a fine anno a Bruxelles. Lo stesso ha detto sull’impegno di sostenere i giovani che scelgono di lavorare in campagna: un bando per assegnare in affitto centinaia di ettari di terre regionali incolte è prossimo all’uscita e premierà soprattutto i giovani. “Oggi ci siamo messi in fila perché ognuno faccia la sua parte – ha proseguito Pigliaru –. Noi miglioreremo la qualità amministrativa perché le procedure diventino molto più veloci, e al governo chiederemo di fare lo stesso nei confronti della Sardegna”.