Pili attacca Deiana: “Doppia faccia su low cost”
In una conferenza stampa ad Alghero il deputato di Unidos ha lanciato dure accuse nei confronti dell'assessore regionale ai trasporti
“Un consulente di nome Massimo Deiana nel luglio del 2011 scriveva un parere pro veritate per conto dell’aeroporto di Alghero. Il testo è chiaro: la regione deve pagare subito i low cost oppure bisogna perseguire penalmente la regione stessa che nega quanto stabilito. Un assessore regionale, con lo stesso nome del consulente, ora afferma l’esatto contrario: i voli low cost devono essere bloccati perché quei contributi sono sotto procedura di infrazione. Non è un caso di omonimia. Si tratta della stessa identica persona che, a seconda della posizione e del suo datore di lavoro, esprime pareri opposti e contrastanti. Da consulente dell’aeroporto certifica la piena regolarità dell’operazione Ryanair, da assessore dichiara che è tutto fuori legge e che bisogna bloccare i contributi. Siamo dinanzi ad una vera e propria farsa dove se ci fosse un minimo di onestà intellettuale e dignità scatterebbero le dimissioni senza colpo ferire. Il documento riservatissimo con il parere pro veritate dell’attuale assessore dei trasporti nel 2011 anche consulente dell’aeroporto di Alghero è già nelle mani della Procura della Repubblica di Sassari che lo avrebbe acquisito nell’ambito di altre indagini”.
Lo ha dichiarato il deputato di Unidos Mauro Pili che ha pubblicato sul suo profilo facebook lo stralcio più rilevante del parere pro veritate che l’allora consulente della Sogeaal aveva rilasciato alla società di gestione dello scalo algherese. “Un parere che scotta e sul quale non ci possono essere vie di scampo: se la Sogeaal ha pagato per quel documento deve agire conseguentemente con la denuncia penale contro la Regione in base al suggerimento del consulente, oggi assessore dei trasporti. Se la Sogeaal non procederà entro le prossime 24 ore a segnalare il tutto alla procura sarò io personalmente a farlo. Si tratta di un fatto di una gravità inaudita, considerate le affermazioni rese allora dal consulente e oggi quelle dall’assessore. Un assessore senza limiti d’incarico: da consulente di aeroporti a consulente del centrodestra, ad assessore del centrosinistra e per ogni incarico una posizione diversa. Per questo motivo occorre valutare se quel parere abbia provocato danni gestionali o se, invece, sia quello tenuto oggi da assessore a generare danni erariali”.
“Gli stralci del parere sono disarmanti, per incoerenza e durezza nei confronti della regione. Questo passaggio è quello chiave dove Deiana invita i vertici di Sogeaal a denunciare penalmente la Regione: “Il comportamento dilatorio ed omissivo dell’amministrazione regionale si presta a diverse censure sotto il profilo sia civile che amministrativo, lasciando impregiudicato il ricorso alla competente autorità giudiziaria per la valutazione dell’eventuale rilevanza penale delle condotte commissive ed omissive tenute dai singoli responsabili”.“Dalla denuncia penale al profilo civilistico con la diffida alla regione a pagare e la conseguente citazione per danni. Ieri Deiana da consulente sosteneva l’obbligo della Regione a pagare, oggi da assessore afferma di non voler pagare. Ecco cosa ha scritto nel parere pro veritate: “Da un punto di vista civilistico, si ritiene di suggerire agli amministratori della Sogeaal di valutare la predisposizione di una diffida ad adempiere, con la assegnazione di un termine per l’erogazione del quantum stanziato e una formale costituzione in mora; si tratterebbe dei necessari presupposti per l’esercizio di una futura azione in danno, a fronte del persistere del silente inadempimento, o di un esplicito rifiuto di adempiere”. “L’aspetto più grave è che nel parere pro veritate Deiana afferma senza tema di smentita la piena regolarità della procedura seguita dall’aeroporto per pagare le low cost e insiste ripetutamente sul rispetto delle norme comunitarie. Oggi afferma l’esatto contrario. Tutto questo è gravissimo sia perché da consulente ha orientato la condotta della società di gestione mentre oggi da assessore ne sta contrastando l’operato. Per questo motivo questo assessore sempre più inadeguato dovrebbe spontaneamente lasciare l’incarico per incompatibilità, incoerenza e incompetenza. Un dato è certo, dopo l’autorizzazione della magistratura divulgherò l’intero documento, per adesso mi limito a pubblicare alcuni stralci che non lasciano adito a dubbi: questo assessore deve essere cacciato via per i danni che sta facendo alla Sardegna. Se Pigliaru, Soru e Cabras lo confermeranno – conclude Pili – faranno un regalo alle opposizioni ma di certo perpetreranno un danno immenso alla Sardegna”.