Pili: “L’obiettivo è chiudere l’aeroporto di Alghero”
Nuovo duro attacco del deputato di Unidos dopo il convegno del PD ad Alghero
Il deputato di Unidos, Mauro Pili, torna a parlare dell’aeroporto di Alghero e non ha dubbi: “l’obiettivo chiaro è chiuderlo”. Le dichiarazioni scaturite ieri dal convegno organizzato dal PD, secondo l’ex presidente della Regione, non lasciano spazio a interpretazioni. “Le parole pronunciate ieri dal presidente di Enac Riggio al convegno del Pd ad Alghero sono chiare: due aeroporti a distanza di 100 km sono troppi. Dunque il piano è svelato: obiettivo chiaro, chiudere l’aeroporto di Alghero. Tutto questo sta avvenendo a colpi di pacche sulle spalle, prese in giro, balle stratosferiche e affari sottotraccia tutti in casa Pd”.
Pili rincara la dose: “Hanno pianificato a tavolino la cacciata di Ryanair, con l’obiettivo di lasciare che Alitalia potessi riprendere il suo monopolio in Sardegna. Tutti responsabili e complici: dall’assessore regionale dei trasporti braccio armato del Pd degli affari e delle lobby al presidente della Regione inutile e silente. Per arrivare ai sindaci e a quella pletora di sudditi che hanno creduto e avvallato le balle di questi signorotti. Ora puntano tutto sulla privatizzazione: sarà la morte definitiva dell’aeroporto”.
Secondo il deputato di Unidos con la privatizzazione si ottengono “tre maldestri risultati: l’aeroporto finisce nelle mani di F2i società legata alle grandi lobby nazionali che non ha nessun interesse se non quello di comprarlo per non disturbare altri aeroporti; con la privatizzazione sarà vietato il contributo co-marketing possibile solo in regime pubblico come ha dichiarato la commissione europea; senza contributo co – marketing spariranno per sempre i voli low cost e Ryanair lascerà per sempre la Sardegna, così come voleva Alitalia insieme ai suoi sponsor nazionali e regionali”. Secondo Pili si tratta di “un piano studiato a tavolino a scapito della Sardegna e dei Sardi”.
“Aver affidato tutto ad una decisione europea è stato un falso storico: la commissione si è già pronunciata sul contributo co-marketing nel settembre 2015, e lo ha approvato senza se e senza ma. Adesso si attende un’ennesima pronuncia dove l’aeroporto di Alghero sarà fatto sostanzialmente salvo, anche se ci sarà qualche sanzione per la mancata corretta applicazione del metodo Meo, attuazione che era stata, invece, rispettata dal 2002 sino al 2012. La realtà è solo una: il modello Alghero era stato avallato dalla Commissione Europea e reso valido anche in base alle direttive 2014. Tutto il resto è un piano nefasto che va contrastato sino in fondo con una larga mobilitazione popolare. questi signorotti hanno deciso la morte dell’aeroporto di Alghero, non bisogna consentirglielo. Per questa ragione – conclude Pili – occorre mobilitarsi senza perdere altro tempo e reagire con respingere questo piano scellerato contro Alghero, contro il turismo, contro la Sardegna”.