Piras (Confartigianato): “Aeroporto da salvare senza indugio”
Il presidente provinciale degli artigiani lancia l'allarme e bacchetta la Regione
“L’Aeroporto di Alghero o per meglio dire l’aeroporto del Centro/Nord Ovest della Sardegna va salvato a tutti costi senza se e senza ma”. Così interviene Mario Piras presidente provinciale della Confartigianato di Sassari. “Possiamo essere una Regione all’avanguardia per la cultura, per l’istruzione, per la salvaguardia del patrimonio archeologico e dell’identità dei sardi, possiamo avere il mare più bello e incontaminato del mondo, possiamo fare tutta la pubblicità e la promozione che vogliamo, ma se non siamo in grado di “vendere” e rendere fruibile tutto questo, grazie ad un sistema di trasporti competitivo, in primis quello aeroportuale, è come se non lo avessimo” ribadisce Piras.
In questi mesi due sono state, per il nostro territorio, e continuano ad esserlo, le partite da giocare e da vincere: il ritorno del vettore low-cost Ryanair e la salvaguardia della struttura aeroportuale. “Sulla triste vicenda dell’abbandono di Ryanair stento ancora a credere che il pensiero dei nostri amministratori regionali rispetto a quanto generato dall’innovativo business model – detto anche low-cost – possa avere la ben poca attenzione ed essere quindi “licenziato” e sostituito da altri modelli”, afferma il presidente degli artigiani. Ma quali sono stati i benefici creati dai voli low-cost? “E’ molto semplice” dichiara Piras “benefici per tutti: per gli operatori della ricettività e dell’agroalimentare, dei servizi di trasporto e dello shopping, dei servizi alla persona, delle case vacanze con collegamento diretto al settore edile, manutenzioni e di tutta la filiera, al museale e all’artigianato tipico e tradizionale, senza considerare il coinvolgimento dei cittadini privati, degli studenti universitari che studiano fuori dai confini regionali costretti a viaggi della speranza”. “Ma con la dipartita di Ryanair abbiamo assistito a crolli vertiginosi delle prenotazioni e di presenze non solo ad Alghero ma anche nei paesi dell’interno che vivono anche di turismo (emblematici i casi di Villanova Monteleone, Bosa ed anche i paesi dell’interno della Sardegna, e non solo)”. “Siamo fortemente preoccupati per la piega che sta prendendo il dibattito su queste partite”, dichiara Piras.
“E’ arrivato il momento di una grande mobilitazione” rilancia il rappresentante degli imprenditori artigiani “che coinvolga in primis i nostri politici del territorio (a tutti i livelli); serve uno scatto di reni e di orgoglio, bisogna fare squadra e sentirsi tutti figli di un unico territorio, senza divisioni politiche, per salvaguardare quanto di buono si è fatto in questi anni”. Sembra, però, che la perdita di tutto questo non “invogli” chi deve prendere decisioni ad intervenire con determinazione. E nel frattempo assistiamo alla drammaticità delle cose. Sono innumerevoli gli esempi che si possono fare per rappresentare lo scenario fosco del nostro territorio e della nostra economia, al limite dell’incredibile. Come è incredibile, inoltre, il fatto che, rispetto al parere formulato dall’illustre professor Stajano sulla bontà degli accordi commerciali tra società di gestione aeroportuali e vettori e la non identificazione di tali accordi in aiuti di stato “qualcuno” continua ad ignorare e brancolare nel buio. In altre parole il parere del professor Stajano sconfessa i nostri amministratori in Regione. Ma quanto ancora possiamo resistere? Il responso di questi mesi la dice lunga su quale futuro ci attende e quello che sarà di questo angolo di Sardegna e della sua economia” ribadisce Mario Piras. “Ma dei danni provocati nessuno ne parla”.
“Si tratta di danni irreparabili per tutti – aggiunge il presidente provinciale di Confartigianato – Il neonato Comitato dei Sindaci, non solo rivieraschi ma anche dell’interno della Sardegna – emblematica l’adesione del comune di Nuoro – delle organizzazioni delle imprese e dei lavoratori (riunitosi nei giorni scorsi) per il tramite dell’Adiconsum, sta procedendo a quantificare i danni provocati al territorio da una interpretazione restrittiva delle norme da parte della RAS. Ad onor di cronaca si ricorda che il Comitato in questione all’unanimità ha dichiarato di “voler chiedere il risarcimento dei danni diretti derivanti dal crollo dei passeggeri sullo scalo di Alghero a causa del blocco ingiustificato di quattordici rotte estive” nonché a richiedere lo “stop alla privatizzazione forzata della Sogeaal, in assenza di un piano regionale dei trasporti e di un piano industriale societario pubblico e condiviso”.
“In tutto questo il ruolo di chi ci governa è basilare; spetta alla politica risolvere questi problemi; spetta alla politica trovare alternative: e a proposito di alternative è stata la componente privata ed imprenditoriale della nostra società a cercare soluzioni per invertire la rotta. Ma tutto questo impegno non è bastato. Ed allora che si fa? Si capovolgono i ruoli? Dopo mesi di attese ed impegni non rispettati chiediamo che i nostri amministratori regionali si impegnino senza ulteriori indugi” conclude Piras.