Politica linguistica, il sindaco risponde a tre associazioni
Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, risponde alla lettera aperta delle associazioni Òmnium Cultural de l’Alguer, Associació per la Salvaguarda del patrimoni Històric cultural de l’Alguer e Ateneu Alguerés sulle politiche linguistiche.
E’ vero, tutti i Sindaci e le Amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni hanno promosso con varie iniziative istituzionali i rapporti culturali con la Catalogna ed hanno attivato in vari modi e con numerose azioni la promozione del nostro patrimonio culturale e linguistico. La fase nuova che io vorrei inaugurare rispetto al passato è l’unità tra le associazioni, l’unità nell’Algherese. La nostra lingua ha solo bisogno di questo, non di polemiche e contrapposizioni. Ed è per questo che ho chiesto ed ottenuto, per la prima volta, che lo Sportello Linguistico Regionale fosse ubicato ad Alghero, ho incentivato la nascita della Consulta per le Politiche Linguistiche e destinato alle numerose associazioni culturali e linguistiche locali una prestigiosa sede, Palazzo Serra. E’ dalla loro intraprendenza e capacità che nascono le idee e iniziative per valorizzare la lingua, incentivarne l’uso e diffonderne il sentimento. Ed è per questo che a tutte le associazioni rivolgo un sentito ringraziamento per il lavoro che hanno portato avanti negli anni e continuano a svolgere con immutata passione. In questo contesto svolge un ruolo importante di raccordo lo Sportello Linguistico Comunale, inserito nel più ampio programma di sensibilizzazione per gli interventi rivolti alle minoranze linguistiche storiche, a seguito del decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 16, che ha trasferito all’Amministrazione regionale le funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche presenti in Sardegna. A seguito di procedura aperta a tutti e trasparente, autorizzata dalla Regione e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, l’Amministrazione comunale ha evitato di fare continuo ricorso a contratti interinali con agenzie esterne ed ha appaltato il servizio all’associazione risultata più titolata. Procedura peraltro seguita da numerosi Comuni ed in linea con le indicazioni della Corte dei Conti. Il bando prevede espressamente la figura di un referente del gruppo di lavoro, scelto autonomamente fra i sui componenti e con competenze e titoli superiori. Tra le diverse e numerose attività svolte dallo sportello e previste nel capitolato, figura l’organizzazione di corsi in lingua Catalana di Alghero rivolti ai dipendenti comunali. Corsi realizzati, per scelta dell’associazione che gestisce il servizio, peraltro condivisa dall’Amministrazione, allargando il campo delle competenze a più persone e titolate, tutte laureate, garantendo così l’occupazione ad un numero maggiore di esperti, tutti locali. Sono certo che i risultati non mancheranno, nel solco degli ottimi riscontri registrati per le attività realizzate in città dallo Sportello Regionale in collaborazione con le istituzioni Catalane, che negli ultimi anni ha concluso con successo numerosi progetti. Tra questi il Censiment Lingüístic dels Ensenyants de l’Alguer realizzato nel 2017, utile per verificare il numero degli insegnanti con una preparazione bilingue (italiano-catalano di Alghero) e valutarne le potenzialità per poter sviluppare una strategia adeguata in modo da attuare una politica linguistica efficiente che parte dal mondo scolastico; i corsi di formazione Cuelda attivi dal 2015, rivolti a tutti gli insegnanti degli Istituti scolastici di Alghero di ogni ordine e grado, compresa la scuola dell’infanzia, con lo scopo di sensibilizzare e alfabetizzare i docenti con un progetto mirato alla loro preparazione per dare la concreta possibilità agli studenti di conversare in algherese in classe; diverse pubblicazioni in lingua e il fortunato progetto di promozione dell’Algherese al mercato, attraverso l’etichettatura bilingue dei prodotti alimentari. L’auspicio è che con questa nuova dimensione costruita per la lingua Algherese, cessino le contrapposizioni ideologiche che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni e si riparta con nuove prospettive. Da parte mia c’è stato in passato e certo non mancherà l’impegno massimo perché ciò accada.