Porto Conte a Tappe, lettera di un gruppo di cittadini: “totale assenza di prodotti del territorio”
"E' inconcepibile che una manifestazione come quella andata in scena domenica mattina, con oltre 2.000 partecipanti, abbia visto la totale assenza dei prodotti del territorio e soprattutto delle aziende certificate con il marchio di qualità dal Parco di Porto Conte"
“Vorremmo fare un plauso alle tante istituzioni pubbliche che hanno supportato la manifestazione di domenica 1° luglio 2018 nell’incantevole area protetta del Parco di Porto Conte, la tanto pubblicizzata e partecipata Porto Conte a Tappe. Una grande partecipazione spinta, oltre che dalle bellezze del nostro territorio, dalla straordinaria apertura del faro di Capo Caccia al pubblico. Una occasione imperdibile, per visitare una delle bellezze inesplorate e sconosciute di Alghero. Occasione resa ancora più straordinaria dalla chiusura al traffico dell’ultimo tratto di strada verso il promontorio. Ma anche questo evento si è rivelato, purtroppo, una occasione persa. Una manifestazione che ha visto un notevole dispendio di risorse pubbliche e che se pianificata e orientata diversamente avrebbe avuto dei veri riflessi anche sul tessuto economico della zona. E’ infatti inconcepibile che una manifestazione come quella andata in scena domenica mattina, con oltre 2.000 partecipanti, abbia visto la totale assenza dei prodotti del territorio e soprattutto delle aziende certificate con il marchio di qualità dal Parco di Porto Conte, aziende che producono giornalmente e che con le loro quote garantiscono parte del bilancio dell’ente”. Così un gruppo di cittadini in una lettera inviata in redazione.
“Si parla tanto di “promozione del territorio”, – si legge – di “valorizzazione delle filiere locali” per valorizzare l’area protetta per poi vedere che nei fatti succede l’esatto opposto. E’ lecito per noi cittadini allora chiedersi, dov’è la promozione tanto decantata se ai partecipanti paganti sono stati distribuiti prodotti dei discount tedeschi? Il nostro territorio, soprattutto in questo periodo ha grande abbondanza di frutta e prodotti di ogni genere. Perchè non renderli protagonisti? Perchè le aziende che contribuiscono con la loro adesione al Marchio del Parco, al bilancio dello stesso, vengono ignorate e a queste vengono addirittura preferiti i prodotti di un discount tedesco? Che senso ha istituire un Marchio se questo non viene utilizzato neanche durante le manifestazioni del Parco?
E ancora: “Che cosa si intende per promozione del territorio? E’ veramente questo l’obiettivo che il Parco e l’amministrazione di Alghero vuole raggiungere con questo tipo di manifestazioni? Le amministrazioni e gli enti che hanno aderito alla manifestazione, che hanno autorizzato l’evento e che magari hanno pure contribuito con il patrocinio o con un contributo economico hanno posto delle direttive per il raggiungimento di tali obiettivi? Ci si riempie tanto la bocca di filiere agroalimentari, di prodotti a km zero, di sviluppo economico del territorio, per poi riempire, quella dei partecipanti alla manifestazione, con merendine all’olio di palma del discount sotto casa. Non crediamo sia questo l’obiettivo che si volesse raggiungere, ne tantomeno il fine. In ogni caso siamo veramente felici, che la manifestazione sia stata un successo e che di anno in anno cresca, dimostrando a tutti quanto si possa fare al di fuori delle mura della città antica.
“Nonostante quelli che noi riteniamo dei gravi errori, ci consola il fatto che in questi anni i bilanci dei comitati organizzatori delle borgate di Guardia Grande prima, di Sa Segada e Maristella dopo, grazie anche alla Porto Conte a Tappe abbiano avuto modo di effettuare rilevanti ricavi per qualche decina di migliaia di euro. Comitati di borgata che attraverso le loro attività sapranno sicuramente reinvestire localmente i ricavi di queste manifestazioni e finalmente produrre per le borgate e l’agro la ricaduta economica che si meritano per il lavoro”.